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Realacci, niente nucleare, nemmeno di IV generazione

Ermete Realacci, "ministro ombra" dell’Ambiente per il Pd, in un’intervista al settimanale "Donna Moderna" spiega il suo "no" alla soluzione nucleare

“Costruire centrali di terza e quarta generazione è ancora troppo costoso e pericoloso. L’incidente in Slovenia dimostra che esistono gravi problemi. E a un anno dal guasto, la centrale giapponese di Kashiwazaki è ancora chiusa”. Avverte Ermete Realacci, in un’intervista a Donna Moderna che nel prossimo numero dedicherà anche un dossier a “energia e ecologia”.
“Gli Stati Uniti non realizzano impianti nucleari da trent’anni, idem gli inglesi. Siamo in buona compagnia, no?”, aggiunge il ministro. “Delle 35 centrali in costruzione nel mondo solo 5 sono in paesi industrializzati…”. Per il taglio di CO2 e l’autonomia dal petrolio, propone invece energie alternative, riciclaggio e termovalorizzatori: “Oggi produciamo meno di un decimo dell’energia eolica della Germania e siamo inferiori all’Austria per diffusione di pannelli solari. È su questo che dobbiamo lavorare. E poi c’è il riciclaggio – continua il rappresentante dell’opposizione – quello di vetro e alluminio ci fa guadagnare l’equivalente di 4 milioni e mezzo di tonnellate di petrolio, vale a dire la produzione di tre centrali nucleari da mille megawatt in un anno. Infine i termovalorizzatori: non sono contrario, anzi vanno fatti. E ancora. Siamo i migliori produttori di lavatrici e di frigoriferi: perché non investire per renderli a basso consumo? Oggi l’attenzione per l’ambiente è l’elemento che rende un Paese competitivo”, conclude il ministro del Governo ombra.