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Petrolieri contro Robin Tax, la Prestigiacomo portavoce delle loro istanze

L'Unione Petrolifera in rivolta contro l'aumento di aliquota Ires voluta dal ministro dell'Economia incassa la solidarietà della Confindustria e del ministro dell'Ambiente che si offre come portavoce delle loro istanze.

I petrolieri protestano contro la Robin Tax, con il supporto del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che si dice “contraria a ogni forma di aumento della tassazione”.
All’assemblea dell’Unione petrolifera il presidente, Pasquale De Vita, si lascia andare ad amare considerazioni: “Il settore è sotto continua aggressione, demonizzato, considerato la causa di tutti i mali – ha dichiarato denunciando di essere nel mirino di un provvedimento “dal dichiarato scopo punitivo e demagogico”. Ha poi attaccato altri settori che, a suo avviso, hanno aumentanto i prezzi di altri beni in nome del caro petrolio. “Se si fosse stati attenti ad altri comparti, come le industrie manifatturiere e il commercio, si sarebbe fatta un’opera più meritoria – ribadisce e poi conclude con una minaccia – Non so se quello che si sta predisponendo potrà influenzare i programmi futuri degli operatori. Ognuno decide a casa propria e non ho sentito parlare di possibili abbandoni dell’Italia, ma raffinazione e distribuzione sono comunque i settori meno redditizi”. Pronta ha risposto loro il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo: “Mi farò portavoce di queste istanze, – aggiungendo poi – nello stesso tempo ricordo come il governo confidi nel senso di responsabilità della categoria. L’Unione petrolifera è costituita da imprenditori che fanno il loro mestiere ma che, sono certa, hanno il senso del ruolo sociale dell’impresa e del contributo che ciascuno deve dare per costruire un futuro migliore per le prossime generazioni”.