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No del Wwf a parco eolico sul monte Reventino

Il presidente onorario del Wwf Calabria ed esponente di Italia Nostra Francesco Bevilacqua esprime la propria contrarieta’ alla realizzazione di un parco eolico sul Monte Reventino. “Il nostro allarme – afferma Francesco Bevilacqua – nasce da fatti concreti: in alcuni punti dei crinali sono state collocate centraline di rilevamento del vento ed io stesso, proprio domenica mattina, mentre ero in escursione sul Reventino, ho incontrato alcuni tecnici con una centralina mobile. Inoltre, ho avuto notizia da diversi amici di vari comuni, sensibili al problema, che sedicenti ‘sviluppatori’, ossia procacciatori di consensi da parte degli enti locali, sono gia’ in contatto con amministratori e privati per ‘comprare’ letteralmente le autorizzazioni alla dislocazione delle pale. La nostra contrarieta’ a questo ennesimo progetto di parco eolico in Calabria – sottolinea Bevilacqua – non e’ ne’ ideologica, ne’ pregiudiziale. Non ho mai accettato di fare politica attiva proprio perche’ credo che la tutela dell’ambiente deve essere un valore comune a tutti gli schieramenti e per rispetto verso i soci della piu’ varia estrazione politica che militano nelle associazioni che rappresento. Ne’ credo che l’eolico vada accantonato tout court: non ci siamo opposti, ad esempio ai parchi eolici che sono stati istallati nella zona di Spezzano Albanese e lungo l’istmo di Marcellinara. Mentre ci siamo battuti contro il parco eolico che ha deturpato le montagne di Maida e Cortale. La differenza tra i vari siti non e’ da poco: i primi due sono siti ‘sacrificabili’ al deficit energetico italiano, non quello regionale visto che produciamo piu’ energia di quanto ne consumiamo, in quanto di scarso pregio ambientale e paesaggistico, il secondo no. Lo stesso dicasi per il Monte Reventino, in predicato da molti anni, proprio a seguito di una lontana iniziativa del WWF poi ripresa e perorata con passione dall’associazione Green Stone e da un politico di centro-destra, Salvatore Vescio, oggi assessore provinciale a Catanzaro, di divenire parco regionale. Negli attuali parchi nazionali (Pollino, Sila ed Aspromonte) non c’e’ nulla che i residenti non possano fare se non quello che le leggi ordinarie proibiscono, salvo la caccia. Ci opponiamo alla collocazione di pale eoliche sul Reventino e sulle altre montagne della comunita’ montana – afferma l’esponente di Italia Nostra – perche’ riteniamo che quei paesaggi, di altissimo valore ambientale, vadano adeguatamente protetti. Quando parliamo di paesaggio, dunque, non parliamo di un’entita’ astratta, ne’ di un concetto ideologico o romantico. Stiamo parlando di uno dei beni fondamentali del Paese e, su base locale, anche delle comunita’ che abitano un determinato territorio”.