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Governo: limiti alla CO2? Ci vuole una nuova prospettiva

Il ministro dello Sviluppo economico si è detto contrario alla proposta di direttiva UE sulla riduzione delle emissioni delle auto, perchè penalizzante nei confronti dei veicoli più piccoli e meno inquinanti

La proposta di direttiva dell’Unione europea in materia di vincoli alle emissioni di gas serra non convince il Governo, che attraverso le parole del ministro Claudio Scajola avverte che farà il possibile affinché l’intera questione sulla riduzione delle emissioni inquinanti “venga affrontata in una nuova prospettiva”. Per il titolare del dicastero dello Sviluppo economico l’introduzione di limiti sempre più stringenti alla lunga rischierebbero di “pregiudicare la competitività delle imprese italiane nei confronti dei Paesi meno sensibili alle problematiche ambientali”. Per questa ragione “il Governo si adopererà – ha aggiunto il ministro – affinché l’intera questione sia affrontata in una nuova prospettiva, definendo gli obiettivi da raggiungere in funzione della loro effettiva possibilità di conseguimento, evitando distorsioni della concorrenza e ingiustificate penalizzazioni per le imprese”. L’approvazione di tale direttiva “non garantirebbe alcun significativo beneficio sotto il profilo della tutela ambientale, – ha sottolineato Scajola – ma costituirebbe un serio pregiudizio per l’industria automobilistica italiana, specializzata nella produzione di autoveicoli più efficienti e a basso consumo. Mi auguro che con la presidenza francese si apra un corso che possa portare ad una soluzione equilibrata del problema”.