Si aggiunge un tassello in più nel campo della ricerca destinata a rendere l’idrogeno il vettore energetico del futuro
L’idrogeno promette di essere uno dei più importanti vettori energetici del futuro, ma la sua produzione rimane ancora un punto critico. Uno dei sistemi più semplici per ottenere questo gas è l’elettrolisi delle molecole d’acqua, processo, come è ben risaputo, che richiede un alto quantitativo di energia, e decisamente insostenibile se ottenuta da fonti fossili. Si è già detto che una valida alternativa potrebbe essere costituita dalla “fotolisi”:https://www.rinnovabili.it/fotolisi-la-produzione-dellidrogeno-diventa-ecologica-701539 e le crescenti opportunità offerte dalla tecnologia ad idrogeno stanno aumentando le sperimentazioni in tal senso. A far parlar di sé dopo è ora un team di ricercatori americani e australiani che è riuscito a mettere a punto un efficace catalizzatore per la foto-ossidazione, una delle reazioni costituenti il processo di rottura della molecola d’acqua. Ispirandosi ai modelli rinvenuti negli organismi fotosintetici Robin Brimblecombe and Leone Spiccia della Monash University (Australia), Gerhard F. Swiegers della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO, Australia), e G. Charles Dismukes della Princeton University (USA) hanno ricreato un catalizzatore contenente manganese. Non essendo il complesso solubile in acqua, gli scienziati hanno provveduto a rivestire uno degli elettrodi con una membrana sottile di Nafion, che stabilizza il catalizzatore permettendogli l’accesso alle molecole d’acqua. L’irradiazione con una luce sotto i 1,2 volt, assicurano i ricercatori, sarebbe abbastanza per ottenere un’elettrolisi efficiente.