Rinnovabili • Sussidi alle industrie verdi: Francia e Germania premono

Europa, è tempo di dare sussidi alle industrie verdi

Parigi e Berlino -insieme, il 40% del pil europeo- chiedono a gran voce che l’UE modifichi le regole sugli aiuti di Stato. A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’Inflation Reduction Act negli USA, da questa sponda dell’Atlantico si teme il contraccolpo negativo delle clausole ‘Buy American’ e dei generosi sussidi garantiti da Washington alla sua industria strategica

Sussidi alle industrie verdi: Francia e Germania premono
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L’intervento di Le Maire e Habeck per chiedere sussidi alle industrie verdi europee

(Rinnovabili.it) – Tra 11 giorni l’America di Biden inizierà a inondare di sussidi alcune industrie strategiche per la transizione. Spesso soggette anche alle nuove clausole ‘Buy American’ per privilegiare la produzione a stelle e strisce. L’Europa sarà danneggiata e deve preparare le sue contromisure. Come? Allentando le maglie delle regole sugli aiuti di Stato. E quindi garantendo più sussidi alle industrie verdi. A partire da settori come l’eolico, il solare, le pompe di calore e l’idrogeno.

La richiesta -non nuova, nel dibattito degli ultimi mesi- questa volta arriva da Parigi e Berlino. In una dichiarazione congiunta, il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire e il suo omologo tedesco Robert Habeck ieri hanno chiesto di introdurre “sussidi mirati e crediti fiscali” per difendere alcuni settori dell’industria europea da una concorrenza americana vista, se non come sleale, almeno come ben poco amichevole. Questi strumenti sono necessari “per garantire la base industriale europea, in particolare le industrie verdi critiche”.

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Indicazione chiara. E difficile da ignorare dalla Commissione, che continua a prendere tempo e a cercare il compromesso a oltranza con l’amministrazione Biden. Germania e Francia infatti rappresentano il 40% del pil europeo e sono la prima e la seconda o terza (a seconda degli indicatori considerati) potenza industriale del continente.

“La nostra ambizione comune è chiara: far sì che l’UE acquisisca un’indiscutibile leadership nell’industria verde”, ha dichiarato Le Maire. “La nostra politica industriale non deve solo contribuire a creare innovazione e posti di lavoro, ma anche a preservare la nostra indipendenza”.

Il timore è che il nemmeno troppo velato protezionismo di Biden tramite l’Inflation Reduction Act (IRA) svantaggi l’industria del vecchio continente in una fase critica, in cui bisogna gettare le basi per il balzo in avanti richiesto in questo decennio. Senza sussidi alle industrie verdi, quindi, si rischierebbe di avere una debole produzione nazionale in Europa nei settori più strategici per la transizione. E di conseguenza, di dover fare affidamento su paesi terzi.

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