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Presentato il quarto MED & Italian Energy Report

Il Rapporto prosegue nella valutazione e comprensione della situazione energetica attuale e delle prospettive future nella regione del Mediterraneo, concentrandosi quest’anno in modo particolare sui combustibili alternativi

MED & Italian Energy Repor

Presentato oggi al Parlamento Europeo il quarto MED & Italian Energy Report, lavoro di ricerca quest’anno intitolato “Alternative fuels: a strategic option for the Euro-Mediterranean area?”, frutto della sinergia tra SRM(Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) e l’ESL@Energy Center del Politecnico di Torino, e della collaborazione con la Fondazione Matching Energies.

L’evento, è stato patrocinato dai deputati europei Tiziana Beghin, Patrizia Toia e Marco Zanni, ed è stato organizzato con la collaborazione dell’Ufficio European Regulatory and Public Affairs di Intesa Sanpaolo con sede a Bruxelles.  

Il Rapporto, in linea con le precedenti edizioni, prosegue nella valutazione e comprensione della situazione energetica attuale e delle prospettive future nella regione del Mediterraneo, concentrandosi quest’anno in modo particolare sui combustibili alternativi (sia biocarburanti che sintetici), che bene si sposano con un approccio di economia circolare e potrebbero essere importanti nel sostenere la decarbonizzazione, in particolare quella del trasporto marittimo

I combustibili alternativi potranno, infatti, avere un ruolo non trascurabile nell’accompagnare il processo di transizione “verde” e nel supportare un decremento della dipendenza energetica, potenziando inoltre l’integrazione Euro-Mediterranea.

Dopo i saluti introduttivi dei tre deputati europei e della reponsabile European Regulatory and Public Affairs di Intesa Sanpaolo, Francesca Passamonti, è seguita la presentazione del Rapporto 2022 a cura di Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM ed Ettore Bompard, Direttore ESL@ Energy Center, Politecnico di Torino.

I risultati illustrati sono stati discussi dagli speaker presenti: esponenti di Istituzioni italiane ed europee, di associazioni di categoria internazionali, rappresentanti dell’Industria energetica e delle infrastrutture connesse all’energia.

Ha concluso i lavori il Presidente della Compagnia di San Paolo e dell’ACRI, Francesco Profumo: Il conflitto in Ucraina ha contributo ad accelerare un processo: l’energia è diventata non solo una leva fondamentale per perseguire gli obiettivi di transizione ecologica e neutralità ma anche un asset strategico e geopolitico. Se è vero che da ogni grande crisi nasce una altrettanto grande opportunità, dobbiamo guardare con crescente attenzione alla regione del Mediterraneo, un mercato giovane con un enorme potenziale per la produzione di energie alternative e rinnovabili. Il nostro Paese è il “ponte” naturale tra Nord e Sud: occorre mobilitare investimenti infrastrutturali e le migliori competenze per farne occasione di crescita e sviluppo. Come investitore istituzionale orientato all’impatto, la Compagnia di San Paolo è pronta a fare la sua parte a servizio del territorio e del Paese”.

I principali risultati del Rapporto 2022

  • Per l’UE il petrolio è ancora la principale fonte energetica, ma la sua quota è diminuita di 6 punti percentuali negli ultimi due decenni, passando dal 38,7% al 32,7%.
  • In Unione Europea, nello stesso periodo aumenta la quota del Gas dal 20,6% al 24,4%. Salto in avanti di Rinnovabili e Biocarburanti che hanno guadagnato più di 11 punti percentuali passando da una quota del 6,4% ad una del 17,9%.
  • Nel 2022 le forniture di gas dalla Russia per l’UE sono diminuite dell’80%.
  • A livello strategico sarà importante il nuovo ruolo centrale del Mediterraneo, in particolare del Nordafrica per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nel breve e medio periodo.
  • Il ritmo di crescita della capacità rinnovabile in Medio Oriente e Nord Africa dovrebbe aumentare di oltre il 100% nei prossimi 5 anni, passando da 15 GW a oltre 32 GW. 
  • I biocombustibili svolgono attualmente un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione del settore dei trasporti dell’UE, rappresentando l’83% del totale dei combustibili utilizzati nel 2020. 
  • I trasporti marittimi e la portualità hanno un ruolo sempre più importante negli scenari e stanno andando verso nuovi modelli sempre più volti allo sviluppo energetico: Green Ports e Green Ships.
  • I porti di fatto stanno diventando poli di sviluppo industriale ed energetico. In quanto terminali di energie fossili e rinnovabili, nonché luoghi di sbocco di pipelines provenienti in particolare dal Nord-Africa che portano flussi di energia e anche vicini a industrie ad alta intensità energetica. Questo ne accrescerà il valore strategico ed economico.
  • La portualità italiana ha una importante caratterizzazione energetica: il 34% del traffico è costituito da rinfuse liquide (oltre 163 milioni di tonnellate nel 2021). Nei primi 6 mesi del 2022 sono state superate le 80 milioni di tonnellate (+5,6% sul 2021).
  • Da gennaio a ottobre 2022 il 63% della flotta negli orderbook (navi nei cantieri in costruzione) è rappresentato da mezzi alimentati con combustibili alternativi, prevalentemente Gas Naturale Liquefatto e Metanolo.