Nella terra del sole si pensa all’energia del vento per alimentare i treni ad alta velocità, con cui nel 2030 viaggeranno 94 milioni di passeggeri
E’ risaputo che il trasporto ferroviario costituisca una valida opportunità per raggiungere obiettivi di riduzione dei gas a effetto serra, basti considerare che per ogni chilometro percorso in treno ogni viaggiatore abbatte le emissioni di Co2 di 70 grammi rispetto all’auto e di oltre 100 grammi rispetto ad un viaggio aereo. Ma allo stato della California questo sembra non bastare e per rendere il trasporto su rotaia ancora più sostenibile sta ora vagliando la possibilità di alimentare la nuova rete ferroviaria ad alta velocità – ora in fase di progettazione – con le rinnovabili. Lo studio condotto dalla società di consulenze Navigant Consulting per la California High-Speed Rail Authority (l’ente che sovrintende al progetto) ha calcolato che il futuro treno AV che viaggerà sulla linea Sacramento-San Diego necessiterà di 3,3 GWh di elettricità annuali, una quota che, stando ai loro dati, lo Stato può ottenere facilmente da fonti energetiche pulite. “Integrare le energie rinnovabili nel progetto dell’alta velocità non sarebbe proibitivo né sul lato dei costi né su quello delle risorse a disposizione e si presenterebbe in linea con il futuro più sostenibile che la California si sta cercando di garantirsi”, si legge nel rapporto. Per comparare, all’interno del progetto, i costi potenziali delle eco-energie con quelli tradizionali la Navigant Consulting ha isolato tre possibili scenari: il primo in cui ad alimentare la linea sia totalmente l’energia eolica, nel secondo solo energia solare e per il terzo un mix costituito all’80% dall’eolico e al 20 dal fotovoltaico. I dati hanno dimostrato che la soluzione più economica sarebbe in assoluto la prima, comportando un aggravio sulla spesa del biglietto in media di solo 86 cent di dollaro.