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Forum sulle rinnovabili: in Italia colmare il gap

“Regole e cambiamenti climatici per l'energia sostenibile” è il titolo del forum che si è tenuto oggi a Bari. Riportiamo l’intervento di Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente)

“Negli ultimi due anni c’è stata un’inversione di tendenza nel Paese in termini sia di riduzione dei consumi di petrolio, a vantaggio del gas e del carbone, sia complessivamente di riduzione delle emissioni di CO2 perché sono aumentati gli interventi nelle energie rinnovabili, eolico in particolare”. Queste le parole di Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, oggi intervenuto al forum “Regole e cambiamenti climatici per l’energia sostenibile” organizzato a Bari in occasione della Fiera del Levante. “È vero che in Italia c’è ancora un enorme gap rispetto al resto d’Europa – ha proseguito – rispetto ai 35 metri quadri di fotovoltaico in Europa, in Italia siamo ancora 9 metri quadri per abitante, evidentemente le preoccupazioni su incidenze negative su paesaggi sono un po’ premature. Quello che non si sta facendo – ha detto ancora Cogliati Dezza – sono gli interventi complementari alle energie rinnovabili, anche perché nessuno può pensare che queste da sole siano in grado di risolvere il problema della CO2. Penso che il settore dei trasporti che da solo contribuisce per più del 30% alle emissioni di CO2 il che significa mobilità urbana, etc. sui cui le Regioni molto possono fare, anche se ovviamente c’è bisogno di un intervento dello Stato”. “Nell’ultima finanziaria sono stati cancellati 1.000 treni per i pendolari promessi dal governo Prodi, ed è un segnale pessimo – ha sottolineato ancora il presidente di Legambiente – vedremo nella prossima finanziaria se c’è una inversione di tendenza. Altro settore di grande rilievo è quello dell’edilizia, anche perché l’apporto di energie rinnovabili non sta tanto nei grandi impianti quanto nel riuscire nella microgenerazione, penso a pannelli solare-termico negli edifici e soprattutto, cosa su cui in Italia siamo ancora in ritardo, la partita del risparmio energetico. Significa né tornare alla candela, né ridurre i livelli di benessere – ha concluso Cogliati Dezza – ma semplicemente produrre energia là dove serva attraverso le rinnovabili. Rispetto a questo molto si può fare sul fronte delle caldaie e dell’illuminazione. C’è un fronte interessante non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico”.

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