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Enel, l’energia è un “Diamante” e viene dal Sole

Ricerca e innovazione: l'Enel in partnership con l'Università di Pisa presenta una particolare stazione per la produzione di energia fotovoltaica alla manifestazione barese

E’ stata chiamata “Diamante”, la centrale energetica solare di nuova generazione, ideata e progettata dal settore Ricerca dell’Enel e dall’Università di Pisa. E’ stata realizzata per inserirsi, senza deturpare quel patrimonio paesaggistico di cui l’Italia è ricca, e che spesso è uno dei motivi su cui la realizzazione di impianti solari va scontrarsi. I pannelli fotovoltaici sono montati sulle facce di una struttura geodetica di Füller e producono energia elettrica che, quando non è utilizzata, viene stoccata sotto forma di idrogeno, per poter essere usata quando non c’è il sole.
Una costruzione di dimensioni “auree“, fatta di vetro e acciaio prefabbricati che costituiscono una centrale, funzionale, ma anche suggestiva, per creare un’integrazione armonica tra architettura, tecnologia e natura.
Per le prime installazioni del Diamante si stanno addirittura valutando due particolari ambientazioni, in Toscana: il Parco di San Rossore e la villa medicea di Pratolino.
Tecnicamente il Diamante, è una sfera di 8 metri di diametro, con una base alta 4 metri, dotata di 38 pannelli fotovoltaici al silicio policristallino, disposti sulla calotta superiore e nel lato orientato a sud. La superficie rimanente è coperta da 42 pannelli di vetro con una funzione protettiva.
All’interno, sono alloggiate tre sfere (diametro di due metri) che servono da serbatoi per l’idrogeno.
L’elettricità che produce può esaudire il fabbisogno energetico di quattro appartamenti. Il Diamante è inoltre una struttura smontabile e rimontabile, su cui si potranno sperimentare i più evoluti sistemi fotovoltaici, man mano che lo sviluppo tecnologico, dei prossimi anni, li renderà disponibili.

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