Torna la campagna educativa itinerante organizzata dal COOU. Dopo aver raggiunto già 81 capoluoghi d’Italia, in quest’ultima si prepara a percorrere 6.000 km per visitare i restanti 29
Con un promotruck attrezzato a sala conferenza e altri automezzi di supporto CircOLIamo la campagna educativa itinerante sugli oli lubrificanti usati organizzata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU) con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e del Segretariato Sociale della Rai, torna a percorrere le strade italiane. Oggi a Bolzano si apre infatti la quarta fase, dopo le tre realizzate tra la primavera del 2007 e la primavera del 2008 allo scopo di continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sul corretto smaltimento di questi rifiuti pericolosi. Nel 2007 il Consorzio ha registrato risultati record di raccolta: delle 540 mila tonnellate di olio lubrificante che si stima siano state immesse al consumo il Consorzio ha raccolto 215.245 t., circa il 90% del potenziale raccoglibile. Oltre 80% dell’olio raccolto è stato avviato a rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti. “Ma il nostro obiettivo – ha dichiarato il Presidente del Consorzio, Paolo Tomasi – è raccogliere il 100% dell’olio lubrificante usato prodotto in Italia e per farlo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti: cittadini, amministrazioni e imprese. Per questo abbiamo deciso di scendere in campo e avviare una comunicazione con i cittadini, confrontandoci sul territorio. Quest’iniziativa ci fornisce interessanti spunti di riflessione per rendere ancora più efficace il nostro lavoro”. Nelle sole 5 settimane di questa ultima fase percorrerà più di 6.000 chilometri, raggiungendo 29 province italiane, dove saranno realizzati eventi per la cittadinanza e incontri con le istituzioni e i rappresentanti delle associazioni di categoria delle aziende, per illustrare le attività del Consorzio, ascoltare le istanze territoriali e proporre azioni concrete per ottimizzare la raccolta. Il COOU in quasi 25 anni di attività ha raccolto circa 4 milioni di tonnellate di olio usato, contribuendo a salvaguardare l’ambiente e con vantaggi anche sulla bolletta petrolifera italiana. Se dispersi in mare questi quantitativi avrebbero inquinato una superficie d’acqua corrispondente a una volta e mezza quella del Mar Mediterraneo. Il contributo offerto dal Consorzio è stato di assoluto rilievo: in valori attuali, i prodotti ottenuti dalla rigenerazione dell’olio usato hanno fatto risparmiare all’Italia oltre 1 miliardo di euro sulle importazioni di petrolio.