Rinnovabili • Raffineria di Priolo: Cingolani apre alla nazionalizzazione dell’impianto Lukoil

Schifani incontra i vertici della Isab-Lukoil: «Interlocuzioni con governo nazionale per soluzione»

Schifani: "Considerata la rilevanza dell'impianto e la connessione tra imprese del tessuto produttivo locale non sfugge che a rischio ci sono almeno 10mila posti di lavoro"

Raffineria di Priolo: Cingolani apre alla nazionalizzazione dell’impianto Lukoil
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C’è in gioco la vita di mille dipendenti e di quasi 2mila lavoratori dell’indotto

«Conosciamo bene le problematiche legate alla vicenda Isab-Lukoil di Priolo e ho già avviato un’interlocuzione con il governo nazionale perché si possa avere un’attenzione particolare che consenta di arrivare in tempi brevi a una soluzione positiva per l’impianto siracusano e per le migliaia di lavoratori tra azienda e indotto che vi operano». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che, questa mattina, ha incontrato a Palazzo d’Orléans il direttore generale della Lukoil Eugene Maniakhine e il vice presidente Isab-Lukoil Claudio Geraci.

«Sappiamo che il tempo stringe e la Sicilia non può permettersi di perdere né un’azienda così strategica per l’energia né posti di lavoro – aggiunge Schifani – C’è in gioco la vita di mille dipendenti e di quasi 2mila lavoratori dell’indotto, ma considerata la rilevanza dell’impianto e la connessione tra imprese del tessuto produttivo locale non sfugge che a rischio ci sono almeno 10mila posti di lavoro. La mia attenzione sulla vicenda, che riguarda non soltanto una intera provincia ma anche tutta la nostra Regione, è massima e anche quella del governo nazionale», conclude il presidente Schifani.