Una lettera al premier in cui Greenpeace tocca, tra gli altri, diversi temi, quali i permessi di emissione di CO2, le fonti rinnovabili, l'uso di combustibili fossili e quello di OGM.
Il gruppo ecologista Greenpeace ha inviato una lettera aperta al Presidiente del Consiglio sugli argomenti che saranno oggetto della prossima riunione del Consiglio europeo, (15 e 16 ottobre). Si tratta di problemi temi attinenti all’ambiente ma direttamente collegati anche allo sviluppo dell’economia europea, e non solo, dei prossimi anni.
“Siamo preoccupati – scrive Greenpeace a Berlusconi – per il fatto che alcuni Governi, tra cui quello italiano, propongano di dare più permessi di emissione di CO2 gratis ad alcuni settori industriali. Questo sarebbe un vantaggio nel breve termine per pochi settori ma uno svantaggio per il sistema economico nel suo complesso perche’ aumenterebbe i costi della riduzione delle emissioni in altri settori. L’efficienza energetica e le fonti rinnovabili – continua la missiva di Greenpeace – sono la migliore base per una strategia europea per la sicurezza energetica. In attesa dell’adozione finale della direttiva sulle fonti rinnovabili, Le chiediamo di sostenere l’obiettivo dell’Ue di un taglio del 20 per cento delle emissioni al 2020 rispetto al 1990, legalmente vincolante e quindi per innescare i risparmi energetici e i benefici ambientali ed economici in tutta Europa”.