L’utilizzo degli scarti della produzione olivicola per la produzione di energia e’ sempre piu’ realta’. Sara’ infatti costruito in agro di Calmiera (Lecce) un impianto di produzione di energia elettrica e termica, con potenza pari a 1 Mwe, alimentato da cippato di legno vergine, proveniente dalla potatura degli olivi e delle viti della campagna Salentina. L’impianto, utilizzando la filiera corta entro un raggio di 70 km, costituira’ un riferimento certo per la valorizzazione economica degli scarti di potatura, garantendo ai produttori un consistente beneficio. Questo il risultato di un accordo siglato di recente tra la Cia di Lecce e la Fiusis s.r.l.,L’iniziativa industriale si sposa con le esigenze degli agricoltori e dell’ambiente in quanto le emissioni in atmosfera saranno contenute al di sotto del limite di legge e quelle di Co2 saranno a bilancio nullo e, soprattutto, si evita’ l’utilizzo di monocolture intensive a biomasse che ridurrebbe quasi a zero i vantaggi economici, ecologici ed energetici. L’impianto e’ formato da un forno completamente refrattario a griglia mobile in cui, tramite una tramoggia, viene conferito il cippato (legno triturato) di legno d’olivo. Il calore prodotto dal forno viene convogliato in una sezione che va ad azionare una turbina che girando velocemente produce energia elettrica. Sotto il forno vengono raccolte automaticamente le ceneri che saranno destinate come fertilizzante in agricoltura e i fumi prodotti dalla combustione del legno, prima di essere espulsi dal camino vengono lavati e convogliati prima in un filtro a manica e poi in un filtro elettrostatico, rendendo le emissioni finali al di sotto dei limiti imposti e perfettamente compatibili con l’ambiente. Il fabbisogno di cippato di legno (derivante dalla filiera corta) per alimentare l’impianto e’ di circa 12.000 tonnellate l’anno, che corrisponde a circa il 4% dell’ammontare del legno d’ulivo prodotto dalle potature del Salento.