I candidati alla presidenza degli Stati Uniti si trovano d’accordo sulla necessità di rendere la nazione libera dalla “schiavitù petrolifera” e per farlo puntano entrambi sulla mobilità sostenibile
Dire addio alla dipendenza dal petrolio mediorientale e venezuelano, creando veicoli che consumino meno. E’ la ricetta non di uno, ma entrambi i deputati statunitensi John McCain e Barack Obama, che dall’ultimo dibattito televisivo hanno riproposto le strategie con cui cercheranno di assicurare agli USA “l’indipendenza energetica”. Secondo il democratico Obama, creare vetture “ad alto risparmio energetico dovrà essere la priorità assoluta dell’industria automobilistica” soprattutto considerando che “il trasporto pesa per il 30% sulla bolletta energetica”. “Se la prendiamo per il verso giusto, – ha spiegato – allora possiamo andare non solo verso l’indipendenza energetica, ma arrivare a creare cinque milioni di posti di lavoro in America” E molte di queste nuove occupazioni, ha aggiunto Obama, verrebbero ricavate nel cuore produttivo dell’America, dove le industrie automobilistiche verrebbero riconvertite non solo per la costruzione di veicoli a risparmio energetico, ma anche di turbine eoliche e pannelli solari, fino a rendere l’energia rinnovabile “il motore dell’economia americana nel prossimo secolo”. Per McCain invece sarà la trivellazione off-shore e la realizzazione nei tempi più rapidi possibili di 45 nuove centrali atomiche, oltre che a tecnologie come quella del carbone pulito o dello sfruttamento delle maree a “ridurre entro dieci anni la dipendenza dall’estero” permettendo di non “importare più petrolio dal Venezuela o dal Medio Oriente”.