Si è svolta a Tokyo la conferenza dei sindaci e dei rappresentanti di 36 metropoli focalizzata sulle misure urbane che permettano di adattarsi al cambiamento climatico in atto
Rispondere ai cambiamenti climatici riunendo le migliori misure già realtà in diverse metropoli, come lo sviluppo dell’energia solare, l’ampliamento degli spazi verdi o la creazione di speciali “corridoi” che permettano ad acqua e vento di circolare meglio nelle aree urbane. Queste e altre “best practises” sono state al centro della due giorni giapponese che ha visto riuniti i dirigenti delle più grandi città del mondo per discutere dell’effetto serra e del particolare legame che esso dimostra con i grandi agglomerati urbani. La conferenza svoltasi a Tokyo rientra nel quadro del C40, iniziativa contro il riscaldamento climatico lanciata nel 2005 dall’ex sindaco di Londra, Ken Livingstone. Sindaci e rappresentanti di 36 metropoli hanno individuato 13 campi in cui agire per limitare il fenomeno dell’isola di calore, ossia l’aumento di temperatura rispetto alle zone rurali circostanti, in buona parte a causa dell’asfalto. Un vero e proprio Piano d’azione per il quale ogni città sceglierà i campi e le azioni da adottare, per analizzarle in dettaglio nel maggio 2009 a Seul durante il prossimo “vertice clima”. Ed accanto alle proposte i responsabili hanno anche inviato una sollecitazione ai governi nazionali affinché si impegnino a ridurre “drasticamente” le emissioni di gas serra dopo la scadenza del Protocollo di Kyoto, nel 2012.