Rinnovabili • Rinnovabili - Inform - Act - Share Background Rinnovabili • Rinnovabili - Inform - Act - Share Background

Costruire sostenibile si può

Come si possono progettare degli edifici sostenibili e “intelligenti”? Quali sono i modi per coniugare esigenze abitative, risparmio ed efficiente gestione delle risorse? Prova a rispondere la Settimana della BioArchitettura e della Domotica, un ciclo di incontri che da oggi a venerdì 31 ottobre trasforma Modena in un laboratorio del cambiamento. Organizzata da ProMo-Laboratorio di Domotica e Bioecolab, la rassegna esplorerà diverse tematiche, dalle APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate) alle forme di pianificazione e progettazione dell’ambiente e del paesaggio, dai più attuali sistemi di “home automation” e “building automation” alla certificazione energetica e ambientale degli edifici, fino all’uso della Domotica nell’edilizia pubblica e in quella socio-assistenziale.

Ideato nel 1997 per promuovere e sostenere lo sviluppo di edifici intelligenti nel nostro Paese, il Progetto Domotica si muove su un doppio binario operativo, quello del costante aggiornamento tecnologico degli operatori e quello della sensibilizzazione e informazione verso il mercato. Dal progetto nasce nel 2001 il Laboratorio di Domotica, promosso da ProMo (Società di Promozione dell’Economia Modenese) con la collaborazione di soggetti come DemoCenter e ENEA, Centro Ricerche e QUASCO, ICIE e diverse associazioni di categorie, imprese e ordini di professionisti. Un’azione reticolare per far crescere le applicazioni della Domotica, una disciplina che ha come obiettivo l’integrazione impiantistica degli edifici. Questo significa operare, per esempio, su impianti elettrici, termoidraulici e di anti-intrusione per migliorare la resa complessiva degli edifici, siano essi civili o industriali : il comfort, la sicurezza, il benessere, il risparmio energetico. In breve: la Domotica si occupa della qualità dell’abitare.

L’altro partner principale è Bioecolab, un centro promosso da Provincia e Comune di Modena, insieme a ProMo, con uno scopo preciso: diffondere capillarmente la scelta della “progettazione sostenibile”, ponendosi come fulcro innovativo sia nell’ambito dell’architettura che dell’urbanistica. Come si muove Bioecolab? Innanzitutto favorendo il networking tra tutti i soggetti che operano nella filiera della progettazione e della costruzione sostenibile, ponendosi quindi come artefice e “facilitatore” di reti. Poi, assicurando monitoraggio dei progetti e formazione degli operatori, ricerca e consulenza ad enti, divulgazione delle migliori pratiche.

I cinque giorni di incontri sono completati da diversi spazi espositivi, Come “Luoghi di produzione ecocompatibili”, per esempio, un’ampia e suggestiva carrellata di progetti per fare il punto sullo stato dell’arte nell’ambito delle APEA. Oppure come “Edifici intelligenti-Premio Domotica 2008”, una mostra patrocinata dalla Regione che mette in luce esempi di progetti di integrazione impiantisca, siano essi nel settore civile o in quello industriale e terziario. Spazio anche per il contributo straniero, con “Ecologia e critica propositiva della realtà”, ossia la sostenibilità ambientale in versione madrilena. C’è poi un assaggio del museo per Enzo Ferrari (inaugurazione nel 2011) e una rassegna dei materiali sostenibili e delle tecnologie domotiche.