Rinnovabili • Obiettivi climatici: l’Australia approva la nuova legge Clima

L’UE vuole aumentare i suoi obiettivi sul clima oltre il -55% di emissioni al 2030

Nel documento dove presenta la sua posizione negoziale per la COP27, l’UE considera la possibilità di presentare nuovi NDC aggiornati. Il ritocco sarà di pochi punti percentuali, per riflettere l’accelerazione sul taglio delle emissioni che deriva dai piani anti-crisi e per liberarsi dal gas russo

Obiettivi climatici: l’Australia approva la nuova legge Clima
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I nuovi obiettivi sul clima saranno allineati al pacchetto Fit for 55 “potenziato” dalle ultime revisioni

(Rinnovabili.it) – Bruxelles vuole obiettivi sul clima più ambiziosi. Oggi il target comunitario è fermo al -55% di emissioni di gas serra entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Ma gli sprint sulle politiche climatiche ed energetiche di questi mesi, dovuti alla guerra in Ucraina e alla necessità di svincolarsi dalla dipendenza dal gas russo, permettono di andare oltre.

Per questo, Bruxelles vuole presentare un aggiornamento dei suoi contributi nazionali volontari (NDC) all’Unfccc, l’organo delle Nazioni Unite che si occupa di cambiamento climatico. Gli NDC sono gli impegni che ogni paese, secondo quanto stabilito dall’accordo di Parigi del 2015, assume per contribuire a contenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi.

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La decisione è contenuta nella bozza della posizione ufficiale dell’UE per i negoziati della COP27 che si terrà a novembre a Sharm el-Sheikh, in Egitto. L’UE “è pronta ad aggiornare il proprio NDC in linea con i risultati finali del pacchetto ‘Fit for 55’ a tempo debito”, si legge nel documento. Sono proprio alcuni tasselli importanti del Fit for 55, il pacchetto legislativo su cui si regge gran parte della transizione europea, a essere stati migliorati di recente.

Si tratta della RED, la direttiva sulle energie rinnovabili, e della direttiva sull’efficienza energetica. I target sull’energia pulita dovrebbero salire al 45% dei consumi finali di energia entro il 2030, consumi che a loro volta dovranno essere ridotti del 40% (e del 42,5% quelli di energia primaria). È la posizione della Commissione, che la settimana scorsa ha ricevuto luce verde dall’Europarlamento, in attesa del negoziato finale con il Consiglio.

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Insieme ad altri nuovi target, come il phase out delle auto con motore a combustione nel 2035 approvato di recente, l’UE pensa di poter abbattere le emissioni di qualche punto percentuale in più entro fine decennio. I negoziati però si protrarranno fino al 2023, quindi è improbabile che Bruxelles riesca a formalizzare i suoi nuovi obiettivi sul clima entro novembre. In ogni caso, il semplice dichiarare la sua intenzione di rivedere gli NDC potrebbe aumentare un po’ la pressione sugli altri paesi alla COP27.

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