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Biofuels: Boeing e Air New Zealand in volo con la jatropha

Ciò che si riteneva fosse fantascienza, diventerà realtà, seppur in sede di test, e permetterà a Air New Zealand di diventare la prima al mondo fra le compagnie aeree ad usare biocombustibile, spianando la strada ad una vera rivoluzione

Air New Zealand e Boeing hanno annunciato per il prossimo 3 dicembre il primo volo della compagnia con l’uso di un 747-400 alimentato con biocarburante. Il programma, condotto da Rolls-Royce e UOP, una società di Honeywell, prevede che uno dei quattro motori Rolls-Royce RB211 dell’aereo venga in parte alimentato con l’uso di un biocarburante a base jatropha. Air New Zealand diventerà così la prima compagnia aerea a usare il biocarburante prodotto con sistemi sostenibili. La jatropha, infatti, produce semi che contengono l’olio (non commestibile) che viene estratto e utilizzato per produrre carburante. Da ogni seme, quindi, deriva una quantità pari al 30-40% della sua massa in olio.
Boeing, Air New Zealand e UOP hanno lavorato con Terasol Energy per identificare e sviluppare il combustibile. Dal punto di vista tecnologico, per lavorare l’olio grezzo di jatropha, il team si è basato sulla tecnologia di processazione del green jet fuel della UOP, attraverso metodi di idroprocessazione che vengono comunemente usati per produrre i normali combustibili di trasporto. Durante l’elaborazione, l’idrogeno viene aggiunto per eliminare l’ossigeno dalla biomassa, ottenendo così un biocombustibile che può essere usato come un importante sostituto del petrolio per il trasporto aereo commerciale. Boeing sta lavorando con le compagnie aeree e i produttori di motori per raccogliere i dati relativi alle prestazioni dei biocarburanti nell’ambito di uno sforzo di tutto il settore per rivedere gli attuali standard e fare in modo che in tali standard siano inclusi anche i biocombustibili di orgine vegetale.
Per quanto riguarda la sicurezza, nell’ambito dei processi di verifica saranno effettuati una serie di test per garantire la compatibilità del biocarburante con le componenti dei motori più moderni e per verificare che il biocarburante soddisfi tutti i criteri richiesti dall’uso in aviazione. Data la complessità dell’ambiente in cui l’aviazione si trova ad operare, a scopo precauzionale, verranno adottati dei criteri molto stringenti che sono soddisfatti o non ancora raggiunti dai carburanti tradizionali. In questa fase avanzata di testing è stato dimostrato che il carburante a base di jatropha soddisfa tutti i requisiti critici, incluso un punto di glaciazione di -53°F (-47°Celsius) e un flash point a 100°F (38°Celsius). Sebbene si tratti ancora di una fase di test, questo progetto rappresenta di fatto l’impegno profuso, anche da parte delle compagnie aeree, di rimediare agli effetti della propria attività, ricercando nuove soluzioni che abbiamo, oltre che un beneficio economico, soprattutto un minor impatto sull’ambiente, riducendo così le emissioni di CO2 derivanti dal mercato dell’aviazione.