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“SolarLab”: l’Italia rivendica la propria esperienza

Inaugurato ad Urbisaglia il Laboratorio di ricerca per l'innovazione nel fotovoltaico, iniziativa che pone l’Italia all’avanguardia nel settore. Obiettivo: perseguire una svolta nel comparto delle rinnovabili, implementando tecnologie atte ad raddoppiare l’efficienza consentendo la riduzione dei costi

‘SolarLab’ nasce da un’iniziativa promossa da Renergies Italia (società del Gruppo AFIN) in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Camerino. Il laboratorio di ricerca si avvale delle competenze e dell’esperienza di un gruppo di ricercatori prestigiosi, tra cui: Roberto Murri, docente di fisica generale presso l’Università di Camerino e direttore SolarLab, Nicola Pinto, docente del Dipartimento di Fisica dell’Università di Camerino e direttore del Master in Energie Rinnovabili,e i ricercatori Lorenzo Morresi e Marco Ficcadenti. Le attività di ricerca riguardano la crescita e la caratterizzazione delle proprietà elettriche e ottiche di materiali semiconduttori, sia in forma di volume, sia di strati sottili. I punti principali della ricerca per SolarLab sono tre: il primo riguarda la misura e la caratterizzazione delle proprietà elettriche e ottiche del silicio di grado solare con l’obiettivo di produrre materiale per substrati a basso costo destinati alla costruzione di celle solari a film sottile; il secondo, che rappresenta il nodo più innivativo della ricerca, punta a costruire, in un arco di tempo di tre anni, prototipi di celle a film sottile ovvero il fotovoltaico di terza generazione, con efficienza di conversione pari al doppio di quella caratterizzante le celle a disposizione sul mercato abbattendo inoltre i costi di produzione del 40-50%; il terzo punto riguarda invece il miglioramento della struttura e del processo produttivo delle celle a wafer di silicio, per incrementarne l’efficienza. SolarLab, inoltre, avvierà studi e sperimentazioni con l’obiettivo di utilizzare materiale a basso impatto ambientale e ottimizzando l’impiego delle risorse rispetto a quanto avviene nei processi di produzione del dispositivo tradizionale.
“Il progetto che intendiamo sviluppare combina innovazioni sia in termini di struttura di cella fotovoltaica, sia di processo tecnologico”, sostiene Roberto Murri, direttore di SolarLab sottolineando come “Il prototipo di terza generazione sarà immediatamente trasferibile a una linea di produzione industriale e ciò permetterà di ottenere vantaggi concreti sul mercato del fotovoltaico. Dal punto di vista tecnico, il prototipo sarà basato sull’utilizzo di film sottili di silicio, o sue leghe, e nanoparticelle o “Quantum Dots” (QD) di silicio cristallino”. Alcuni campioni di film contenenti QD sono stati infatti già realizzati presso il dipartimento di Fisica dell’Università di Camerino.
Quanto alle prospettive per il futuro, SolarLab è candidato a inserirsi in un’iniziativa dal respiro più ampio come quella del ‘Parco Scientifico di Tortona’ che raggruppa le eccellenze nell’ambito della ricerca, sviluppando importanti sinergie con il mondo imprenditoriale.