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Novità in materia di end of waste: firmato il Dm che ristabilisce il concetto di rifiuti da costruzione

Con il Dm firmato da Cingolani, i rifiuti da costruzione inerti cessano di essere rifiuti, per rientrare in precisi criteri e parametri di recupero

Rifiuti da costruzione:
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I rifiuti da costruzione rappresentano una fetta importante a livello europeo e nazionale

(Rinnovabili.it) – Il Ministro delle Transizione Ecologica ha firmato lo scorso 15 luglio il Dm che ridefinisce i criteri per il recupero dei rifiuti da costruzione. Di fatto i materiali residui dalle attività di demolizione e costruzione, gli inerti di origine minerale, smettono di essere considerati rifiuti per poter entrare in un ciclo di recupero.

Il Dm è composto da 8 articoli e 3 allegati contiene le procedure di sicurezza, approvate dal Consiglio di Stato e dalla Commissione Europea, per la produzione di aggregati riciclati dai rifiuti da costruzione inerti. Si tratta di fatto di un regolamento in materia di “end-of-waste” che stabilisce innanzitutto quali rifiuti rientreranno nel provvedimento, i criteri di conformità da rispettare per poter cessare di essere rifiuto e gli scopi specifici di utilizzabilità elencati nell’Allegato 2 come la destinazione quali sottofondi stradali, piuttosto che riempimenti o confezionamento di calcestruzzi.

Parte la fase di monitoraggio

Ci saranno 180 giorni per monitorare il provvedimento, prevedendo nel caso una revisione dei criteri o eventuali rettifiche nella qualifica di rifiuto da costruzione riciclabile. Una novità estremamente importante che si discosta dai consueti decreti che definiscono gli “end-of-waste”. Un provvedimento che va a toccare uno dei flussi di rifiuti più “ingombranti” a livello nazionale ed europeo. Per la prima volta si definiscono criteri e parametri di riferimento per questa particolare tipologia di rifiuti.

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Gli operatori avranno a disposizione 6 mesi per adeguarsi alle nuove disposizioni presentando un aggiornamento della comunicazione o istanza di adeguamento.

Per il periodo transitori, le novità non si applicheranno ai materiali già prodotti alla data di entrata in vigore del decreto, ne tantomeno a quelli che risultano in procedure già autorizzate.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.