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Ahmedabad, in India si unisce a C40 Cities per accelerare la transizione energetica urbana

Si unisce alla rete di sindaci C40 Cities anche Ahmedabad, patrimonio UNESCO e una delle prime ad aderire al progetto 100 Smart Cities India

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via depositphotos.com

L’obiettivo di C40 Citeis è sviluppare strategie condivise e concrete per combattere le sfide urgenti urbane

(Rinnovabili.it) – Con 8,2 milioni di persone e uno dei più importanti centri economici dello stato del Gujarat, in India, la megalopoli Ahmedabad da anni si batte per accelerare lo sviluppo sostenibile delle sue aree urbane. Ad aiutarli nell’obiettivo da adesso ci saranno anche gli esperti di C40 Cities, che il 30 giugno scorso hanno accettato la candidatura della città.

Ahmedabad diventa così la decima città dell’Asia Meridionale e occidentale, la sesta in India, ad unirsi al team.

C40 Cities nasce nel 2005 a Londra come una rete di sindaci di città più o meno grandi, pronti a prendere impegni concreti per affrontare le urgenti emergenze climatiche e trasformare le aree urbane. Oggi sono oltre 100 le città aderenti al network per combattere e fornire soluzioni concrete, progetti pilota, e strategie vincenti per affrontare il cambiamento climatico e l’aumento della popolazione urbana.

Sono orgoglioso di accogliere la città di Ahmedabad come il nuovo membro di C40 Cities”, ha affermato Sadiq Khan, sindaco di Londra e presidente di C40 Cities. “Le città stanno aprendo la strada quando si tratta di affrontare l’emergenza climatica e io mi impegno a fare di più per sostenere le città del sud del mondo, che sono in prima linea, affrontando le peggiori conseguenze del cambiamento climatico. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con Ahmedabad per rendere le nostre città più sicure, più giuste, più verdi e più prospere per tutti”.

Migliorare la qualità della vita urbana

Ahmedabad si inserisce in questa battaglia, già avviata da tempo dalla città indiana, una delle prime ad entrare nel programma inaugurale delle 100 Smart Cities dell’India.

Aderendo all rete di sindaci, la città si impegna a sviluppare un piano d’azione per il clima, in linea con l’accordo di Parigi e con il quadro di pianificazione di C40 Cities. Quest’ultimo è un mix di obiettivi che mitiga adattamento, opportunità lavorative, sostenibilità ambientale, sviluppo economico, tutti improntati a migliorare la qualità della vita dei residenti.

La metropoli di Ahmedabad è inoltre patrimonio dell’UNESCO e fu la prima dell’Asia Meridionale, a sviluppare nel 2013 un piano d’azione contro le ondate di calore, troppo spesso mortali in questa regione del mondo.

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Nel 2019, ha lanciato un piano per migliorare la qualità dell’aria, combattendo l’inquinamento atmosferico. Tra le altre cose, il programma, dà la priorità all’eliminazione graduale dei veicoli più vecchi e alla creazione di infrastrutture per il gas naturale compresso per incoraggiare il passaggio dei veicoli di trasporto pubblico al metano. All’inizio di quest’anno, il Primo Ministro del Gujarat Bhupendrabhai Patel ha presentato un piano d’azione per il cambiamento climatico e l’ambiente che riconosce l’impatto di vasta portata delle attività antropogeniche sull’ambiente di Ahmedabad e offre soluzioni nei settori dei trasporti, dell’energia, dell’agricoltura, nonché della gestione delle foreste e dei rifiuti.

Lochan Sehra, Commissario municipale di Ahmedabad ha dichiarato: “È un piacere far parte di questa rete internazionale di città che la pensano allo stesso modo. Ahmedabad è anche membro di altre alleanze e reti globali come GCOM, ICLEI ecc., siamo felici di ricevere un altro fiore all’occhiello. L’approvazione dell’adesione alla nostra città è un riconoscimento degli sforzi di Ahmedabad nella lotta al cambiamento climatico. La nostra città è stata in prima linea nella questione, attuando azioni contro il cambiamento climatico che sono state elogiate per la loro efficacia. Non vediamo l’ora di partecipare alla condivisione delle conoscenze con le altre città globali del gruppo C40 per accelerare i nostri sforzi futuri”.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.