L'aumento del prezzo dei componenti fotovoltaici e le possibili restrizioni nelle forniture accelereranno la pratiche di riciclo, determinando una crescita progressiva degli investimenti nella seconda vita di celle e pannelli
L’analisi di Rystad Energy sul riciclo fotovoltaico
(Rinnovabili.it) – Il mercato del riciclo solare potrebbe beneficiare parecchio dell’attuale crisi. Con una domanda di impianti fotovoltaici in crescita e gli attuali colli di bottiglia nelle forniture di materie prime e componenti, l’economia circolare rappresenta infatti l’unica soluzione praticabile contro eventuali tagli nell’offerta. Una soluzione che entro la fine del decennio potrebbe vale ben 2,7 miliardi di euro. Lo spiega la nuova analisi di Rystad Energy, società indipendente di ricerca energetica e business intelligence.
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Come ricorda Rystad, oggi il mercato del riciclo solare è ancora agli inizi. Il segmento vale attualmente circa 170 milioni di dollari e riesce a catalizzare solo lo 0,08% degli investimenti globali nel fotovoltaico.
D’altra parte oggi le discariche rappresentano un’opzione facile ed economica (lì dove non esistono obblighi normativi) dal momento che gli attuali prezzi di rivendita dei materiali fotovoltaici riciclati non compensano i costi di trasporto, smistamento e lavorazione. Tuttavia, i nuovi ostacoli lato energetico, l’aumento dei prezzi di componenti essenziali, come il silicio, il vetro solare, l’acciaio e l’alluminio, la carenza di container e un aumento delle tariffe di trasporto, potrebbero rendere più conveniente puntare su una seconda vita. Portando il totale degli investimenti nel giro di una quindicina d’anni a quota 6% sul totale.
“L’aumento dei costi energetici, il miglioramento della tecnologia di riciclaggio e le normative governative possono aprire la strada a un mercato in cui un numero maggiore di pannelli solari a fine vita vengono inviati al riciclaggio piuttosto che alla discarica più vicina”, afferma l’analista di Rystad Energy, Kristin Stuge. “Il riciclaggio dei moduli fotovoltaici può aiutare gli operatori a risparmiare sui costi, superare i problemi della catena di approvvigionamento e aumentare la probabilità che i paesi raggiungano i loro obiettivi di capacità solare”.
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Ipotizzando una durata di 15 anni per modulo e analizzando l’attività di installazione nel 2022, la società ha analizzato quali regioni e paesi trarranno maggiori benefici dal riciclo solare nel 2037. La Cina dovrebbe rappresentare il 40% delle installazioni globali quest’anno e quando questi pannelli raggiungeranno il fine vita, il valore di riciclaggio stimato sarà di 3,8 miliardi di dollari, su un totale globale di 9,6 miliardi di dollari. L’India, l’altra grande “centrale fotovoltaica” asiatica, sarà al secondo posto con un valore stimato di 800 milioni di dollari, seguita dal Giappone con un valore stimato di 200 milioni di dollari. Dopo il continente asiatico, il valore del materiale riciclabile in Nord America nel 2037 dovrebbe essere di 1,5 miliardi di dollari, con l’Europa destinata a detenere 1,4 miliardi di dollari.