Rinnovabili • riciclo dei rifiuti

Egato, ok dell’Aula alla proposta di legge n. 330

Nel corso dei lavori, apprezzamento delle opposizioni per l'annuncio da parte dell'assessore Valeriani del sesto ATO per Roma.

riciclo dei rifiuti
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26 voti favorevoli e 10 contrari

Ok oggi pomeriggio, dall’Aula del Consiglio regionale del Lazio presieduta dal vicepresidente  Devid Porrello, con 26 voti favorevoli e 10 contrari, alla proposta di legge n. 330 del 13 aprile 2022 concernente: “Disciplina degli enti di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani”. Si tratta del provvedimento presentato dalla Giunta regionale per riformare la gestione dei rifiuti, il cui esame era iniziato la scorsa settimana, a partire dal 5 luglio.

Alla ripresa dei lavori, oggi, sono stati approvati gli articoli 4, Compiti dell’Egato, e 5, Piano d’ambito, della proposta; quest’ultimo ha subito sei modifiche da parte di emendamenti presentati dai consiglieri, cinque dei quali approvati dopo una riformulazione dell’assessore Massimiliano Valeriani. Approvato poi anche l’articolo 6, Affidamento del servizio, con quattro proposte di modifica che hanno superato il vaglio dell’Aula: con uno di questi, presentato da Giuseppe Simeone di Forza Italia e riformulato dall’assessore, la data ultima per gli affidamenti disposti dai comuni dopo l’entrata in vigore di questa legge viene spostata dal primo gennaio 2025 al 31 dicembre 2027 (comma 9). Gli altri provenivano dall’assessore Valeriani in due casi, uno dei quali verteva sul tema della stabilità occupazionale, e in uno da Simeone.

Quindi, poiché l’articolo 7 era stato già approvato nelle precedenti sedute, è stata la volta dell’articolo 8, “Pubblicità”, esaminato e approvato con due emendamenti a prima firma Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia. A seguire, l’articolo 9, “Poteri sostitutivi”, è stato approvato  con un solo emendamento di Enrico Panunzi del Pd, interamente sostitutivo.

Ok poi a un articolo aggiuntivo, il 4 bis,  introdotto da un emendamento di giunta, e modificato da un subemendamento sempre proveniente dalla giunta : Roma esercita funzioni straordinarie in materia di gestione rifiuti fino alla data del 31 dicembre del 2026, scadenza entro la quale sarà aggiornato il piano rifiuti per introdurre un ATO per Roma capitale distinto da quello provinciale. Una novità accolta con piacere dalle opposizioni, anche se “tardiva”, ha detto Massimiliano Maselli di Fd’I, e che potrebbe prestare il fianco a ricorsi, ma importante comunque per il consigliere che il piano rifiuti sia modificato in questo senso. Nel mini dibattito che si è aperto su questa notizia, soddisfazione è stata espressa anche da Marco Cacciatore del gruppo misto, Daniele Ognibene di Liberi e uguali e Marta Leonori del Pd, oltre che da Marietta Tidei anch’essa del gruppo misto e Gino De Paolis della lista Zingaretti.

Dopo l’approvazione degli articoli 10, sulla clausola di non onerosità, 11, sull’entrata in vigore, e del titolo, si è svolta la votazione finale. Prima del voto finale, si è convenuto di spostare la discussione e relativo voto dei numerosi ordini del giorno presentati con riferimento a questa legge alla seduta di mercoledì prossimo.

“Una discussione lunga su un tema importante per i cittadini del Lazio” è stata questa, per Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia, sostenendo che gli emendamenti presentati dal suo gruppo e approvati hanno contribuito a migliorare il testo. Resta comunque un “documento elettorale”, ha detto Ghera a proposito di questa legge, che interviene in una situazione in cui non ci sono stati miglioramenti impiantistici e il piano rifiuti si è rivelato non utile: di qui il voto contrario di Fd’I.

Molte voci sono state ascoltate per migliorare questo testo, ha detto Marta Bonafoni della lista Zingaretti; per la quale è inappropriato, alla fine di un lavoro che ha visto anche il contributo positivo delle opposizioni, parlare di una legge elettoralistica.

“Un cambiamento di paradigma è quello che questa legge si appresta a portare in questa regione”, ha detto Gaia Pernarella del Movimento 5 stelle. I comuni saranno affiancati nel loro lavoro da parte della Regione. Il Movimento 5 stelle avrebbe voluto contribuire maggiormente a questo testo, ad esempio snellendo il consiglio di amministrazione, ma resta comunque importante averne limitato le spese, ha detto Pernarella.

Il piano rifiuti è stato portato avanti nonostante lo scenario non fosse favorevole, ha detto Cacciatore rivendicando la bontà della pianificazione svolta negli scorsi mesi, che però non poteva risolvere i problemi in un solo colpo, a suo avviso. Quando il piano rifiuti tornerà in Aula per essere aggiornato, ci sarà finalmente l’ambito a parte per Roma, ha detto Cacciatore.

Significativo il risultato sulla legge del lavoro emendativo, compreso quello delle opposizioni, ha detto Ognibene. Decisivo l’Ato per Roma per il voto favorevole alla legge, ha detto il consigliere. Ma importante anche la tariffa puntuale che dà lo strumento al nuovo ente per attuare le sue politiche.

“Purtroppo questa legge, a poco tempo dal termine della legislatura, non potrà produrre i risultati sperati”, secondo Simeone. Il piano rifiuti era stato il primo impegno della giunta, ma è arrivato solo due anni dopo e altri due anni dopo arriva questa normativa che deve dargli attuazione, ma nel frattempo la legislatura è quasi al capolinea. Voto contrario, quindi, resta quello di Forza Italia.

Critico anche Daniele Giannini della Lega, per il quale del piano rifiuti unica cosa finora “atterrata” sono i sacchetti della spazzatura nella capitale. Voto contrario quindi, della Lega, diversamente da quello annunciato per il Pd da Panunzi, per il quale sarà anche tardi, come detto da qualcuno, ma sarebbe stato “molto peggio non averlo approvato”. Particolarmente importante aver introdotto strumenti di tutela dei piccoli comuni, per Panunzi. “Un lavoro proficuo”, in conclusione, quello svolto su questa legge, per Panunzi a nome del Partito democratico.