Le prove rivolte agli studenti riguardavano la sostenibilità ambientale, ponendo l’attenzione sulla fragilità del territorio ligure e chiedendo ai gruppi di lavoro come far diventare queste fragilità nuove opportunità economiche per la nostra regione.
Nella settimana del Festival del New European Bauhaus (NEB)
Genova. Oggi, presso la Sala San Salvatore della Facoltà di Architettura, più di cento giovani dei licei genovesi e circa 30 studenti universitari del Dipartimento di Architettura e Design, insieme a docenti ed esperti del settore pubblico e privato, hanno dato forma a idee e progetti per ispirare i passi successivi della Regione ai valori della bellezza, sostenibilità e inclusione.
Il convegno è stato organizzato dalla Presidenza di Regione Liguria attraverso l’Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles proprio nell’anno europeo dei giovani e nella settimana del Festival del New European Bauhaus (NEB).
“Si tratta di una giornata per iniziare a costruire il percorso verso il Bauhaus Ligure – ha commentato il presidente della Regione -. Insieme all’ufficio Affari Europei di Regione Liguria sono state definite due sfide sulla sostenibilità a partire dall’osservazione e dagli stimoli delle esigenze del territorio ligure.
Il confronto tra diversi dipartimenti dell’Università di Genova favorirà lo sviluppo di iniziative e idee multidisciplinari, capaci di comprendere e integrare tra loro gli elementi del NEB, sviluppando metodologie condivise e trasversali in grado di coinvolgere il territorio e le comunità locali tra cui enti, imprese, mondo della ricerca, cittadini.
Tutto questo partirà proprio dai giovani nei processi e nella definizione delle idee di rigenerazione territoriale che nasceranno.
Da tempo lavoriamo concretamente per la nostra regione attraverso la valorizzazione del nostro patrimonio artistico, la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e lo facciamo anche grazie alla collaborazione con le realtà del territorio, come l’Università di Genova”.
Le prove rivolte agli studenti riguardavano la sostenibilità ambientale, ponendo l’attenzione sulla fragilità del territorio ligure e chiedendo ai gruppi di lavoro come far diventare queste fragilità nuove opportunità economiche per la nostra regione.
La seconda – di taglio sociale – si concentrava sul tema dell’invecchiamento della società occidentale (che vede la nostra regione tra i primi in Europa) e stimola gli studenti a ragionare su come aumentare il dialogo tra le generazioni e mantenere la memoria delle esperienze.
“Gli spunti dei nostri studenti – ha detto il Rettore dell’Università di Genova Federico Delfino -, che oggi parteciperanno anche ai laboratori, sono fondamentali per una logica di rigenerazione del territorio. Stiamo vivendo un momento fertile, con risorse in arrivo in cui è importante il coordinamento in determinanti progetti.
Si tratta di cambiare e questo cambiamento deve arrivare proprio dagli studenti. Ho apprezzato la diversità dei contributi, alcuni miravano a valorizzare asset di grande forza, altri evidenziavano i contrasti, fondamentali per recuperare gli ambienti e il territorio.
Da questi contributi si potrà costruire nuovi percorsi e la Liguria potrà essere un modello di questa rigenerazione”.