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Pacchetto UE: presentata proposta italiana sul “carbon leakage”

Prestigiacomo: “Puntiamo ad affrontare con efficacia la sfida dei cambiamenti climatici e dell’innovazione tecnologica”

Come preannunciato ieri dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, l’Italia ha formalizzato nell’odierna riunione del Coreper (comitato delle rappresentanze permanenti presso l’UE) una propria proposta tecnica sul “carbon leakage” (letteralmente “fuga di carbonio”), ovvero il rischio che interi settori industriali, per non sottostare agli obblighi di riduzione delle emissioni nell’Ue, delocalizzino i propri impianti in Paesi terzi non soggetti a vincoli. La preoccupazione denunciata è che la Conferenza di Copenaghen del prossimo anno non raggiunga un accordo internazionale che imponga agli altri attori della Comunità internazionale vincoli comparabili a quelli unilateralmente assunti dall’Europa per il periodo successivo al 2012. Completando i testi finora elaborati dalla Presidenza francese, l’Italia ha proposto un sistema di allocazioni gratuite (fino al 100% e comunque non inferiori all’80%) che mira a proteggere estesamente tutti quei settori industriali che risulterebbero esposti al “carbon leakage” sia per i costi addizionali indotti dalla Direttiva ETS, sia in ragione dell’elevata esposizione alla competizione internazionale.