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Il nuovo materiale a cambiamento di fase che migliora l’efficienza termica degli edifici

Un team di ricercatori ha sviluppato un materiale a cambiamento di fase ecofriendly, ideale per migliorare l'efficienza energetica degli edifici.

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Felix Marske mostra il nuovo materiale – credits Uni Halle / Marian Sorge

Il materiale a cambiamento di fase assorbe calore passando dallo stato solido a quello liquido

(Rinnovabili.it) – Un team di ricercatori ha sviluppato un innovativo materiale a cambiamento di fase per l’accumulo di calore che potrebbe migliorare significativamente l’efficienza termica degli edifici.

Sviluppato dagli scienziati dell’Università Martin Luther di Halle-Wittenberg (MLU) e dell’Università di Lipsia, l’innovativo materiale potrebbe immagazzinare calore in eccesso e rilasciarlo nell’ambiente quando necessario.

La sostanza è chiamata materiale a cambiamento di fase stabilizzato in forma, o ss-PCM. Ovvero un materiale capace di passare dallo stato solido allo stato liquido assorbendo energia termica durante il processo. Un calore che verrebbe nuovamente rilasciato quando il materiale si indurisce.

A differenza dei comuni materiali solitamente impiegati a questo scopo, questa nuova proposta aumenterebbe significativamente l’accumulo di calore, e attraverso un processo del tutto innocuo ed ecologico.

La ricerca è apparsa nel Journal of Energy Storage, dove il team illustra nel dettaglio il processo di formazione del materiale.

Da ‘scaldamani’ a pannelli termici per l’edilizia

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credits: Uni Halle / Marian Sorge

Per far comprendere il principio chimico impiegato, il professor Thomas Hahn dell’Istituto di chimica dell’MLU paragona il materiale ai comuni scaldamani usa e getta. Rispetto a questi però, il materiale a cambiamento di fase sviluppato dal team è molto più efficiente ed ecofriendly.

Nella nostra invenzione, il materiale di accumulo di calore è racchiuso in una struttura di silicato solido e non può fuoriuscire a causa delle elevate forze capillari“, spiega Hahn. Le sostanze utilizzate per la sua produzione sono principalmente acidi grassi innocui come quelli che si trovano comunemente nei saponi e nelle creme. Mentre gli additivi che conferiscono al materiale forza e maggiore conducibilità termica sono ottenuti dalla lolla di riso.

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“I materiali a cambiamento di fase stabilizzati in forma (ss-PCM) possono immagazzinare fino a cinque volte più energia termica rispetto ai normali PCM compositi disponibili in commercio, ma hanno stabilità meccanica bassa. Pertanto, abbiamo sintetizzato l’ss-PCM tramite un nuovo processo”.

L’innovativo materiale potrebbe essere integrato nelle pareti degli edifici fungendo da massa termica, sostituendo i classici mattoni o il cemento con una maggiore resa.

I prossimi passaggi permetteranno di testare il materiale a cambiamento di fase sviluppato, in laboratorio, per poi passare alle applicazioni sul campo. Ovviamente il fine ultimo sarebbe la produzione in scala industriale.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.