Rinnovabili • Comunità energetica rinnovabile: il caso di Smart CER nel biellese

Comunità energetiche, istituiti due tavoli tecnici

Si punta alla riduzione dei consumi energetici e all’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, per favorire la crescita sul piano ambientale e sociale e per contrastare la povertà energetica a beneficio dei cittadini

Comunità energetica rinnovabile: il caso di Smart CER nel biellese
via depositphotos.com

Ai tavoli siedono Anci Umbria e le associazioni di categoria

Perugia, 5 mag. 022 – Nel contesto delle strategie tese a incentivare nel territorio la produzione di energia da fonti rinnovabili, la Regione Umbria assegna un ruolo fondamentale alle Comunità energetiche e assume l’impegno a promuoverne e supportarne la diffusione, in raccordo con i portatori di interesse pubblici e privati.

  Con questa finalità, la Giunta regionale ha approvato ieri, 4 maggio, l’istituzione di due tavoli tecnici, coordinati dall’Assessore all’Ambiente, con Anci Umbria, in rappresentanza dei Comuni, e con le Associazioni di categoria, in rappresentanza delle realtà produttive, agricole e del commercio.
  Per l’assessore regionale all’Ambiente, le Comunità energetiche, forme aggregative normate dal D.lgs. 199/2021, rivestono una particolare valenza all’interno della strategia complessiva atta a fare dell’Umbria una regione all’avanguardia nel processo di transizione ecologica. Un’azione che punta alla riduzione dei consumi energetici e all’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, per favorire la crescita sul piano ambientale e sociale e per contrastare la povertà energetica a beneficio dei cittadini. L’energia viene prodotta da chi la usa: è questo il principio chiave, evidenziato dall’assessore all’Ambiente, di democratizzazione ed evoluzione lineare e corretta alla base della costituzione delle Comunità energetiche.
  In questa ottica, dopo le interlocuzioni dei mesi scorsi con i soggetti protagonisti delle Comunità energetiche già sorte in Umbria, è stata formalizzata la nascita dei due tavoli tecnici: il primo con i Comuni, quali soggetti pilastro delle stesse Comunità a livello locale, per valutare insieme forme di animazione, di sensibilizzazione e di supporto per l’operatività; il secondo con il mondo economico e produttivo, per conoscere interessi e fabbisogni da condividere.