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Ambiente: con FVGreen Regione dà forza di legge a una visione politica

FVGreen introduce per la prima volta nell'ordinamento regionale gli strumenti per affrontare in modo strutturale l'attuazione della transizione ecologica

Il ddl in votazione a fine anno

Trieste, 2 mag – La severa crisi energetica iniziata già prima della guerra in Ucraina ha imposto l’esigenza all’Amministrazione regionale di sdoppiare in due norme separate l’impianto originario del disegno di legge FVGreen, dedicando un testo specifico alla questione energetica che l’inizio del conflitto ha peggiorato: la Regione sta lavorando con l’obiettivo di portarlo in approvazione entro fine anno, ponendo così le basi per garantire la sovranità energetica del Friuli Venezia Giulia.

È quanto ha spiegato l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile nel corso delle audizioni sulla norma FVGreen in corso oggi in IV Commissione consiliare, precisando che l’obiettivo temporale è stato tarato in attesa dei decreti attuativi del Governo sui decreti legislativi e sulla direttiva RED II sulle fonti rinnovabili, dal momento che normare prima rischierebbe di essere una perdita di tempo.

L’assessore ha ricordato che il disegno di legge FVGreen coinvolge tutti i livelli amministrativi e avvia un processo culturale profondo sui temi della sostenibilità ambientale, introducendo per la prima volta nell’ordinamento regionale gli strumenti per affrontare in modo strutturale l’attuazione della transizione ecologica.

La Regione ha espresso consapevolezza sul fatto che i soli incentivi all’ultimo capo del ddl non sono sufficienti a concretizzare la transizione, ma ha rimarcato come sia una linea di partenza con forza di legge che potrà essere modificata, aggiornata, definita in alcuni aspetti in virtù di un mondo in continua e sempre più frenetica mutazione.

Ascoltando tutti gli interventi – per lo più tutti positivi nei confronti degli obiettivi e dell’impianto delle norma – dei rappresentanti degli enti locali, delle categorie economiche, degli Atenei, delle associazioni ambientaliste e degli Ordini professionali, l’assessore ha rinnovato la disponibilità a integrare alcuni dei suggerimenti pervenuti – tra gli altri, l’enfasi sul ruolo delle comunità energetiche rinnovabili e sugli obiettivi concreti di economia circolare, la modifica che consideri la CO2 equivalente, l’importanza della formazione, l’attenzione alle iniziative di prossimità per rendere i cittadini co-protagonisti degli interventi – affinché il testo sia condiviso e migliorato. ARC/EP/pph