“Compiuto il primo passo attendiamo ora gli altri decreti fondamentali per lo sviluppo del settore fotovoltaico”
L’Associazione Nazionale dell’Industria Fotovoltaica commenta positivamente l’impegno del Governo nel voler regolamentare i meccanismi di incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, tradottosi finora con la pubblicazione del nuovo Decreto ministeriale in tema di CV. “Attendiamo ora la pubblicazione dei prossimi decreti che coinvolgeranno direttamente il fotovoltaico, previsti a breve tra cui, prima di tutti, l’innalzamento a 200kW dello scambio sul posto”.
Tasselli importanti per Assosolare che chiede ora al Governo “un coordinamento forte a livello nazionale, poiché a livello locale è spesso minacciato da un disinteresse generale o da un immobilismo dettato da lotte tra partiti, o da leggi emanate solo per mostrare una certa attività ma che poi non tengono conto delle reali esigenze”. Ma l’Associazione mette in luce anche quelli che si stanno dimostrando “esempi positivi” come nel caso della Regione Puglia “che ha fatto chiarezza ed ha tarato le regole del gioco sulla base dell’ esperienza maturata”, la Calabria “che ha appena adottato un piano regionale per lo sviluppo delle rinnovabili” o ancora la regione Basilicata “dove per gli impianti fotovoltaici dai 500 ai 1000 kW è richiesta solo la DIA”.
“Le differenti procedure amministrative regionali e le difficoltà di cui sopra,- continua Assosolare – stanno causando notevoli rallentamenti nella realizzazione dei progetti aumentando la sfiducia degli investitori, soprattutto esteri. A tal proposito, l’introduzione dell’ICI per gli impianti fotovoltaici a terra che sarà oggetto di un prossimo incontro tra Assosolare e i funzionari dell’Agenzia del Territorio. Secondo uno studio McKinsey, l’Italia, insieme alla California, è il Paese più vicino di tutti alla “grid parity”. Lo studio prevede che il 2012 (o il 2015) sarà l’anno in cui la produzione di energia da fotovoltaico costerà come quella tradizionale e non avrà più bisogno di incentivi statali”.
“Per arrivare a questo importante risultato – conclude l’Associazione – chiediamo quindi che vi siano certezze e semplificazioni normative e si incentivino gli investimenti nell’industria del settore nel nostro Paese”.