Anche personale e mezzi dell'Eni nel team di osservatori europei inviati in Ucraina per controllare il flusso di gas russo.
”Nei giorni scorsi abbiamo sottolineato al Commissario UE per l’Energia Andris Piebalgs l’importanza di una soluzione stabile e duratura ai problemi di fornitura che hanno colpito l’Europa in seguito alla disputa sul transito del gas, e sono contento che l’UE abbia deciso di scegliere questa strada”. Questo è stata la dichiarazione del presidente dell’Eni Scaroni in una nota diffusa alle agenzie.
Quindi ci sarà anche . Nella sua nota nota, l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, spiega quindi di aver accolto ”con soddisfazione la proposta da parte dell’Unione Europea di invio di osservatori internazionali esperti di energia e di relative misurazioni in Ucraina e in Russia, al fine di porre le basi per una rapida soluzione della controversia tra i due paesi”.
”La decisione di procedere all’individuazione e alla creazione di un gruppo di ”caschi blu” europei del gas – conclude Scaroni – va in questa direzione, e come Eni abbiamo gia’ fornito personale e mezzi in grado di espletare questo compito”.