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Ambiente: Scoccimarro, da idroelettrico risorse per il territorio

L'impostazione di lavoro punta a preservare i principali criteri individuati dal gruppo di lavoro per il precedente regolamento, ma se in quel caso le percentuali fissate per l'assegnazione erano state fissate all'80% per i Comuni e al 20% per le Comunità, ora va trovato un nuovo punto di equilibrio.

portata dell'acqua idroelettrico

Al via il confronto sui canoni concessori dei tre bacini: Tagliamento, Cellina e Meduno

Trieste, 15 mar – “Abbiamo avviato oggi il secondo importante iter legato alla legge 21/2020 sulla ‘Disciplina dell’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico’. Dopo il regolamento da oltre 1,5 milioni di euro per la cessione dell’energia gratuita ai Comuni e alle Comunità, oggi con i sindaci è cominciato il confronto sulla partita ben più consistente, stimata in oltre 5 milioni di euro ma variabile al rialzo in seguito all’aumento del costo dell’energia, legata ai canoni concessori dei tre bacini: Tagliamento, Cellina e Meduno“.

Così l’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, ha sostanzialmente istituito il tavolo di lavoro composto dai sindaci delegati dal Consiglio delle autonomie locali, ossia il sindaco di Gemona del Friuli, che ricopre il ruolo di presidente, e i primi cittadini di Montereale Valcellina, Ampezzo, Meduno, Trasaghis e Tramonti di Sopra. “Ai sindaci si aggiungono, come assicurato alla IV Commissione consiliare – ha detto Scoccimarro -, i presidenti delle Comunità di Montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio, Gemonse, Carnia e Prealpi Friulane Orientali. Ritengo infatti fondamentale il confronto e la condivisione degli intenti con i rappresentanti del territorio”.
L’assessore ha quindi precisato che “l’impostazione di lavoro punta a preservare i principali criteri individuati dal gruppo di lavoro per il precedente regolamento, ma se in quel caso le percentuali fissate per l’assegnazione erano state fissate all’80% per i Comuni e al 20% per le Comunità, ora va trovato un nuovo punto di equilibrio. L’ingente somma che andrà distribuita richiede infatti un’attenta analisi e una visione complessiva del territorio, al fine di garantire non solo liquidità alle amministrazioni comunali per ridurre, ad esempio, gli aumenti dei costi dell’energia, ma anche per consentire investimenti strutturali importanti nell’ottica di migliorare l’attrattività della montagna regionale”.

“Quanto all’energia gratuita – ha precisato Scoccimarro -, la Regione ha avviato l’interlocuzione con Terna per avere i dati dei quantitativi immessi in rete nel 2021, così da procedere alle richieste ai concessionari (A2A, Cellina Energy ed Edison) degli importi per poi girarli ai Comuni, i quali potranno giovarsi della liquidità in base al regolamento approvato dalla Giunta”. ARC/COM/ma/gg