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Zuccheri nella dieta, meno è meglio

Un gruppo di esperti dell’EFSA ha condotto uno studio per capire l’effetto dell’assunzione di zuccheri sulla salute dell’uomo e la sua correlazione con alcune malattie metaboliche. L’obiettivo del lavoro è di aiutare le autorità sanitarie europee a definire i comportamenti idonei e a trasmettere queste informazioni ai consumatori

Zuccheri nella dieta
via Pixabay

(Rinnovabili.it) – Sempre più studi confermano che troppi zuccheri nella dieta sono nocivi. Per assumerne una quantità bilanciata dobbiamo imparare a riconoscere anche quelli “occulti”, ovvero che ingeriamo senza rendercene conto.

Quali zuccheri?

La nostra dieta comprende diverse categorie e fonti di zuccheri, che possono essere presenti in natura o aggiunti.

I cosiddetti zuccheri aggiunti sono zuccheri raffinati utilizzati nella preparazione degli alimenti e lo zucchero bianco che si usa comunemente, ad esempio nel caffè.

Gli zuccheri liberi comprendono gli zuccheri aggiunti più quelli naturalmente presenti nel miele e negli sciroppi, nonché nei succhi di frutta e verdura e nei concentrati di succo.

Gli zuccheri totali sono tutti gli zuccheri presenti nella dieta, compresi quelli naturalmente presenti in frutta, verdura e latte.

Un gruppo di esperti della nutrizione dell’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha condotto una ricerca sugli zuccheri che è opportuno prendere e il loro eventuale rapporto con i problemi di salute.

L’obiettivo del lavoro è di aiutare le autorità sanitarie europee a definire i comportamenti idonei e a trasmettere queste informazioni ai consumatori.

Patologie correlate al consumo di zuccheri

Il responso degli scienziati non farà piacere ai più ghiotti: anche se non è stato possibile determinare un livello tollerabile di assunzione degli zuccheri alimentari, l’assunzione di zuccheri aggiunti e liberi dovrebbe essere il più bassa possibile come parte di una dieta sana ed equilibrata dal punto di vista nutrizionale.

È noto che il consumo di zucchero è una delle cause della carie dentale. Bisogna fare attenzione a dolci, torte, latte zuccherato, yogurt e frullati.

Tra gli alimenti incriminati per la carie ci sono anche le bevande zuccherate, i succhi di frutta e i concentrati.

L’assunzione di questi alimenti è correlata in varia misura con l’insorgenza di alcune malattie metaboliche come l’obesità, la steatosi epatica (il cosiddetto fegato grasso, ovvero con un accumulo anomalo di trigliceridi) non alcolica e il diabete di tipo 2.

Sulla base di oltre 30mila pubblicazioni – un prezioso patrimonio di dati relativi a diverse patologie – gli studiosi dell’EFSA hanno identificato le aree su cui indirizzare il lavoro di tecnici e ricercatori in ambito sanitario.

Dati di cui le autorità nazionali dovrebbero tenerne conto per stabilire le linee guide per una corretta nutrizione.