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Mercato immobiliare: crescita a due cifre per le vendite nel 2021

Secondo l'Osservatorio sul Mercato Immobiliare italiano le compravendite sono cresciute del +24% rispetto al 2019, anno pre-pandemia

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Foto di Tumisi da Pixabay

In totale il mercato immobiliare del residenziale ha registrato 212.000 abitazioni compravendute

(Rinnovabili.it) – Si è chiuso con segno positivo lo scorso anno per il mercato immobiliare sul territorio nazionale. A confermarlo è il report del IV trimestre del 2021 diffuso dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate.

Sia il settore residenziale che il non residenziale hanno chiuso l’anno con un aumento a due cifre. Segnali incoraggianti sia rispetto al 2020 che rispetto al 2019, ultimo anno prima dell’emergenza sanitaria.

Secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare le compravendite di abitazioni residenziali del 2021 sono state 749.000, un dato superiore del 34% dei volumi scambiati nel 2020 e del 24% nei confronti del 2019.

Il mercato residenziale in Italia

Il quarto trimestre del 2021 per il settore delle compravendite nel residenziale ha segnato un +15,7% rispetto allo stesso trimestre del 2020. In totale le abitazioni compravendute ha superato le 212mila unità.

Ma è grazie al raffronto con l’ultimo trimestre del 2019 che abbiamo un’idea più precisa del netto risultato ottenuto con una crescita del + 26%. Parlando di quantità, gli ultimi tre mesi del 2021 hanno registrato 21.000 abitazioni acquistate in più rispetto al 2020 e 35.000 in più rispetto al 2019.

Crescita concentrata nei Comuni minori

I tassi tendenziali evidenziano una particolarità rispetto all’analogo trimestre del 2019: la crescita maggiore la registrano i comuni minori.

Già confrontando i dati delle compravendite con l’ultimo trimestre 2020, si notano i primi cambiamenti.

Per i comuni Capoluogo le abitazioni compravendute sono aumentate del +13,2% rispetto al 2020, circa 7.500 unità in più. Nei Comuni minori, non capoluogo, la crescita rispetto al 2020 sale al +16,9%, circa 21.300 abitazioni compravendute in più.

Tuttavia la differenza decisamente significativa si legge nel rapporto con l’ultimo trimestre del 2019, rispetto al quale la crescita nei Comuni Minori ha raggiunto un +30,9%. Mentre i capoluoghi si sono stabilizzati ad un +16,5%.

Secondo i dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, la crescita può dirsi generalizzata a tutte le aree geografiche del nostro Paese, con picchi per i comuni minori del Centro-Sud (+20% rispetto al 2020). Al contrario però sono i Capoluoghi isolani a registrare la performance più bassa, con una crescita attorno al +8%.

Le grandi città ed il residenziale

La compravendita delle abitazioni nel IV trimestre 2021 nelle 8 principali città italiane, conferma i dati a livello nazionale. Oltre 4.000 abitazioni acquistate in più rispetto allo stesso periodo del 2020, circa +15%.

Concentrando l’attenzione rispetto al 2019, si nota come sia Roma a dominare il mercato delle compravendite nelle metropoli dove si concentra quasi un terzo delle transazioni. Quasi 11.000 compravendite, registrando un +27,5%. Ferme sotto al +10% invece Milano, Palermo e Firenze.

In tutte le 8 città principali è il mercato immobiliare delle abitazioni medio piccole (da 50mq a 85mq) ad accaparrarsi il 40% delle venite, con oltre 13.000 unità scambiate.

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Il settore non residenziale

Secondo l’OMI il settore terziario-commerciale conferma una progressione regolare dei volumi scambiati. Per il 2021 il tasso di espansione risulta pari a +20,1% nel confronto annuale, mentre a +35% nel confronto biennale.

Gli alti e bassi del mercato immobiliare non residenziale hanno di fatto seguito le drastiche misure governative messe in atto per la crisi pandemica.

La distribuzione della crescita sul territorio nazionale è più o meno omogenea, con tasso di crescita più accentuato nell’ultimo anno al Sud e nelle Isole, con un raddoppio nei centri minori.

Il settore terziario-commerciale nelle grandi città

Si discosta da quanto accade a livello nazionale e nel settore residenziale, l’andamento del mercato immobiliare di uffici e studi privati. A pagare caro sono Milano e Roma che, sia nel confronto annuale che nel biennio, registrano cali di grande peso.

Prevale invece il segno positivo per le altre grandi città rilevate, dove a Palermo, Bologna e Genova in entrambe le comparazioni annue e biennali.