Il report UE promuove il Superbonus 110%, considerato un ottimo mezzo per uscire dalla crisi ed efficientare il comparto.
Il rapporto sul Superbonus 110% è stato redatto dall’ European Construction Sector Observatory
(Rinnovabili.it) – Apprezzamento da parte della Commissione Europea sul Superbonus 110%, che nel report pubblicato dall’European Construction Sector Observatory ha ricevuto 4 stelle su 5 di valutazione.
La relazione illustra il funzionamento del bonus fiscale ed i risultati ottenuti, soffermandosi alla fine, anche su alcune raccomandazioni per poterne migliorare il funzionamento.
Grande successo e domanda in crescita
Il Rapporto pubblicato dalla Commissione parte dalla crisi del settore edile subita dall’Italia a partire dal 2008, che ha messo in ginocchio il comparto facendo registrare perdite fino al 35%.
Dopo vari tentativi caduti nel vuoto, il nostro Paese ha imboccato la strada giusta, proponendo nel 2020 un sistema che permette sia di rilanciare il settore delle costruzioni, che di efficientare il comparto edile.
Facendo riferimento ai dati Enea, il report UE, cita i numeri del Superbonus 110% che, a novembre 2021, aveva quasi raggiunto le 70.000 asseverazioni presentate, per un investimento di oltre 11,9 mld di euro in investimenti ed un costo per lo Stato di 13,12 miliardi.
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Secondo l’European Construction Sector Observatory, le potenzialità del Superbonus potrebbero essere esportati ad altre nazioni, ovviamente calibrando budget e aliquote fiscali in base elle esigenze nazionali. Tuttavia, il rapporto sottolinea che un meccanismo che incentiva la riqualificazione del patrimonio, genera uno sgravio fiscale e porta occupazione, merita sicuramente un approfondimento.
Alcuni suggerimenti per il futuro
Il fatto che il 110% abbia ottenuto una valutazione di 4 stelle su 5 ci fa intuire i margini di miglioramento.
E’ lo stesso report a proporre alcune voci che il nostro Paese potrebbe valutare per ottimizzare questo bonus edilizio.
- La prima considerazione è l’orizzonte temporale. I tempi di attuazione dovrebbero essere estesi per fornire a coloro che ne fanno richiesta, il tempo sufficiente per completare gli interventi. Obiettivo parzialmente raggiunto con le proroghe al 2023.
- Secondo punto la possibilità di aprire il Superbonus anche ad altre tipologie edilizie, come ad esempio gli hotel, generando una serie di vantaggi e aumentando i flussi economici in entrata.
- La terza raccomandazione riguarda un cruccio tutto italiano, l’eccessiva e troppo complicata burocrazia. Per il report si dovrebbero snellire e semplificare le procedure di accesso, per rendere più facile l’accesso alla detrazione, ai singoli individui ed alle piccole imprese.
- Inoltre per l’UE, dovrebbe essere presa in considerazione l’ipotesi di una perizia edilizia di fattibilità costruttiva ed economica preliminare, indipendentemente dal fatto che l’intervento venga poi attuato. In questo modo si garantirebbe la qualità dei lavori e, soprattutto, dell’impresa che se ne farà carico.
- Come ultimo suggerimento il puntare piuttosto su obbiettivi di riduzione del fabbisogno energetico complessivo piuttosto che solo sul salto di classificazione energetica, fissando alcuni target imprescindibili.
Complessivamente, il bonus 110% è stato apprezzato per aver consentito a tutti, indipendentemente dalla disponibilità economica iniziale, di intervenire sulla qualità della propria abitazione.