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Manhattan: il grattacielo passivo rivestito di fiori

Alimentato dalla geotermia e coperto da un giardino pensile di gigli asiatici, il grattacielo passivo Lilly, immagina un nuovo modo di costruire per Manhattan

credits: Lilly Tower Studio Vural

Il progetto del grattacielo passivo Lilly è sviluppato dallo Studio Vural

(Rinnovabili.it) – Chi ha detto che la progettazione Passivhaus debba riferirsi solo alle abitazioni più piccole? Ecco un insolito esempio di come potrebbe essere un grattacielo passivo costruito nel cuore di Manhattan.

Si tratta ovviamente di un concept sviluppato dallo Studio Vural per promuovere il design a basso consumo energetico, tuttavia la Torre Lilly è studiata nel dettaglio.

Passive-Tower

L’orginalissimo grattacielo passivo sorge a Bryant Park, Manhattan, accanto all’American Radiator Building. La Lilly Tower elimina gli impianti di riscaldamento e raffrescamento convenzionali, per fare spazio ad un sistema geotermico, alla ventilazione naturale ed all’isolamento termico naturale grazie al verde pensile.

L’acqua piovana e le acque grigie della torre vengono raccolte e riciclate per irrigare la facciata verde, riducendo i consumi idrici.

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Il sistema degli impianti sarebbe a vista con un telaio in acciaio e cemento ad evocare il “Centre Pompidou di Parigi”, afferma il designer.

Gigli asiatici per la facciata

L’ispirazione per la forma della Torre Lilly è arrivata dalle ripide colline per le risaie di alcune zone dell’Asia. “Li ogni metro quadrato di terreno fertile è importante”, ha sottolineato Selim Vuralm fondatore dello studio omonimo, facendo un paragone con il grattacielo per Manhattan.

A proteggere la facciata creando un naturale isolamento termico, sarebbe un giardino pensile ricoperto di gigli asiatici, una pianta che richiede poca manutenzione, sempreverde e con una abbondante fioritura rosso, arancio in primavera.

Pur essendo unicamente una provocazione, il grattacielo passivo Lilly apre la strada ad una serie di costruzioni tutt’oggi esistenti o in fase costruttiva, dove il verde non è più solo una decorazione, ma una parte importante del progetto.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.