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Riciclare il non riciclabile: i mattoni prodotti con la plastica non riciclabile

Una tonnellata di plastica non riciclabile da vita ad 1 tonnellata di mattoni ByBlock a rifiuti zero, senza prelavaggio, colle o additivi

plastica non riciclabile
I ByBlock in plastica riciclabile e non – credits: ByFusion

L’obiettivo della start up ByFusion è recuperare 100 tonnellate di plastica non riciclabile entro il 2030

(Rinnovabili.it) – Si chiamano ByBlock e sono blocchi da costruzione prodotti con la plastica non riciclabile, ovvero quei componenti ai quali è difficile dare una seconda vita.

L’ideatore è ByFusion una start-up che ha messo in piedi un sistema a 360° dal cittadino al costruttore. Sembra impossibile eppure l’azienda afferma di poter produrre blocchi senza sprechi.

Una tonnellata di plastica crea una tonnellata di ByBlock.

Il 40% in meno di emissioni per produrli

I ByBlock in plastica riciclabile e non – credits: ByFusion

Ogni blocco ha una dimensione standard di 40 cm x 20cm x 20 cm per un peso di circa 10 kg. A detta dei suoi ideatori i blocchi non si sbriciolano come il cemento e non si rompono, inoltre a conti fatti, le emissioni di CO2 si riducono del 40% rispetto al processo costruttivo di un normale blocco in cemento. La plastica riciclabile, ma anche quella che normalmente non rientrerebbe in percorsi di riciclo viene raccolta secondo le modalità preesistenti in ciascun Comune.

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Il materiale viene conferito alle centrali di smistamento convenzionali, all’interno delle quali si inseriscono i sistemi di produzione di ByBlock. Senza dover pre trattare i rifiuti raccolti, il materiale viene tritato e super riscaldato per fondersi nel blocco finale.

Un processo costruttivo senza colle o additivi

Oltre a fornire un aspetto estetico assolutamente insolito, il ByBlock può essere assemblato senza colle o additivi, seguendo uno schema di montaggio fornito dall’azienda stessa. I blocchi in plastica riciclata possono produrre muri insonorizzati, capannoni, terrazzi, muri di sostegno, elementi di arredo, fino addirittura a sostituirsi al cemento nelle fondamenta degli edifici.

L’obiettivo della start up è arrivare a riciclare entro il 2030, 100 milioni di plastica.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.