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Come riciclare i materiali critici delle celle a combustibile?

La risposta arriva da BEST4Hy, progetto europeo impegnato a sviluppare e convalidare nuovi processi di riciclaggio per le fuel cell con membrana polimerica e ad ossidi solidi

materiali critici
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Se anche le fuell cell chiudessero il cerchio

(Rinnovabili.it) – Ogni tre anni la Commissione europea aggiorna l’elenco dei materiali critici per l’economia comunitaria. Oggi la lista conta 30 voci, dalle materie prime rare come il lantanio e il neodimio, a quelle la cui domanda è in rapida crescita, come il silicio metallico o il cobalto. Si tratta in ogni caso di elementi essenziali per le moderne tecnologie, la cui offerta è fortemente concentrata al di fuori dell’Unione. Con pratiche lavorative spesso e volentieri insostenibili lato umano.

 Per garantire ai Paesi UE una maggiore autonomia e sostenibilità nell’approvvigionamento sono nati negli ulti anni diversi progetti di riciclo. Iniziative di ricerca come BEST4Hy, focalizzata sullo sviluppo e la convalida di processi di riciclaggio per le fuel cell.

Nuove e vecchie tecnologie per riciclare materiali critici

 Il progetto è stato lanciato a inizio 2021 da un consorzio di enti di ricerca, università ed aziende, coordinati da Envipark, il Parco Scientifico e Tecnologico dedicato all’ambiente di Torino.

Due gli obiettivi principali: creare processi di recupero ad hoc e realizzare nuove fuel cell con le materiali critici riciclati.

Nel dettaglio, i partner stanno lavorando su diverse linee d’azione. BEST4Hy si occuperà, innanzitutto, di convalidare un nuovo processo di smantellamento delle celle a combustibile a membrana a scambio protonico (PEMFC), adattando a questa tecnologia due tecniche di riciclo esistenti ma applicate ad altri campi. Nel contempo progetterà e testerà una tecnologia di riciclaggio per le celle a combustibile ad ossidi solidi (SOFC). I materiali critici così ottenuti saranno convalidati in termini di qualità e prestazioni all’interno di nuove pile elettrochimiche. 

Il progetto mira infatti a fabbricare SOFC contenenti almeno un 30% di materie prime riciclate (ossia Nichelio, zirconia stabilizzata con ittrio-YSZ e cromito di lantanio); e PEMFC con almeno un 95% di platino “secondario”. I primi risultati non si sono fatti attendere e l’iniziativa è stata premiata premiato come “Best Success Story 2021” in occasione della passata settimana europea dell’idrogeno.