Le attività interessate dall’attuazione del Piano di ispezione ambientale regionale sono circa 1.800, tutte aziende il cui esercizio è regolamentato con AIA
Aggiornato il Piano di Ispezione ambientale regionale per gli impianti soggetti ad AIA
Ambiente, in arrivo una semplificazione nelle ispezioni e rilascio di autorizzazioni per le aziende, grazie alla delibera di Giunta della Lombardia.
La Giunta regionale ha, infatti, approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, l’aggiornamento del Piano di Ispezione ambientale regionale per gli impianti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Per le aziende semplificazione nel rilascio autorizzazioni ambiente
Una concreta azione di semplificazione che produrrà risultati più efficaci e rapidi nell’esecuzione dei controlli oggi resi più difficili dall’emergenza pandemica ancora in corso. Un’iniziativa destinata a essere apprezzata da migliaia di aziende ed enti cui renderà più facile la vita.
“Abbiamo adottato questa iniziativa per razionalizzare i processi ispettivi e semplificare le procedure alle aziende. Dopo due anni di pandemia in molti casi, infatti, già faticano a portare avanti l’attività quotidiana. La digitalizzazione nella raccolta dei dati – ha spiegato l’assessore Cattaneo – snellirà le attività di controllo e le renderà più rapide. L’obiettivo è portare benefici alle imprese lombarde e nello stesso tempo, attraverso i controlli, proseguire nella tutela dell’ambiente”.
Ambiti di applicazione
Le attività interessate dall’attuazione del Piano di ispezione ambientale regionale sono circa 1.800, tutte aziende il cui esercizio è regolamentato con AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale): 787 industrie, 276 impianti di gestione dei rifiuti e 11 termovalorizzatori di competenza regionale e 741 allevamenti intensivi.
Tra le novità la riduzione dei tempi delle visite
La delibera prevede, infatti, importanti novità, in tema di semplificazione e razionalizzazione. Il fine è valorizzare gli applicativi regionali di raccolta ed elaborazione dei dati ambientali. E si punta anche ridurre i tempi di esecuzione delle visite, laddove non si evidenzino criticità. Viene confermato il sistema di supporto alla programmazione dei controlli (cosiddetto SSPC). Ispirato a esperienze europee preesistenti, già proposto con successo in molte altre regioni italiane, ha lo scopo di definire il vettore di rischio di ogni azienda. Di conseguenza, la frequenza dei controlli, in base a serie di parametri che tengono conto delle performance ambientali dell’azienda. Nonchè dell’ambito territoriale in cui è collocata.
Frutto di confronto
Tra le novità di maggior rilievo introdotte dalla delibera, frutto di un confronto tra la Direzione Generale Ambiente e Clima, Arpa Lombardia e la Direzione Generale Agricoltura, si evidenziano: la valorizzazione degli applicativi di raccolta dei dati degli autocontrolli, quali validi strumenti di verifica da remoto che consentono di ridurre i tempi di esecuzione delle visite in loco, con conseguente minor aggravio per le imprese e maggiore efficienza dell’azione di controllo. Inoltre, lo sviluppo di un percorso finalizzato all’utilizzo di sistemi innovativi di verifica delle caratteristiche delle installazioni quali l’Earth Observation. E anche la promozione di sinergie tra le attività ispettive ambientali da svolgersi presso le installazioni, con particolare riferimento a quelle in materia di ‘AIA’ e ‘direttiva nitrati’, con la definizione di procedure operative standardizzate e condivise per l’effettuazione dei controlli nelle aziende del comparto zootecnico.