Alla Sgs di Riccardo Reppucci un ruolo centrale nella creazione dell’imbarcazione. Il battello ecologico sarà sul Canal Grande nel 2012. Dopo Adriatica dei “Turisti per Caso” la sfida di Vision
di Mauro Morandini
C’è una buona dose di genialità cavalesana nel vaporetto a idrogeno che dal 2012 solcherà il Canal Grande a Venezia. Infatti, al rivoluzionario sistema di mobilità sostenibile guidato da Fincantieri, partecipa anche la Sgs Future di Riccardo Reppucci, noto fisico di Cavalese. E all’azienda dell’esperto fiemmese è affidato il cuore del progetto: la creazione di energia elettrica e fotovoltaica nonché lo stoccaggio dell’idrogeno che alimenta l’imbarcazione.
L’eco-vaporetto, nominato Vision, lo scorso dicembre si è classificato quinto tra l’ottantina di progetti finanziati dal piano del Ministero dello Sviluppo Economico “Industria 2015”.
Vision beneficerà di 5 milioni di fondi pubblici su un investimento totale di circa 12 milioni di euro.
Ed è di questi giorni l’avvio della costruzione del prototipo che a bordo ospiterà 250 persone, sarà silenzioso come una gondola, non produrrà vibrazioni né moto ondoso, avrà ponte panoramico, interni climatizzati e una propulsione ibrida, che abbinerà l’idrogeno, “combustibile” del motore, all’energia fotovoltaica prodotta da pannelli posti sul tetto dell’imbarcazione.
Ma non solo, a partire dal 2013 l’Actv, azienda veneziana del trasporto pubblico, costruirà altri sedici eco-vaporetti.
«Si tratta del progetto di natante a idrogeno più evoluto al mondo – sostiene Reppucci – Per la prima volta questa tecnologia viene applicata appositamente in un mezzo di linea, inoltre l’idrogeno utilizzato è conservato in maniera solida, con migliore gestione dell’intero sistema e maggiore sicurezza».
Quindi, dopo il progetto del 2006 per l’illuminazione a idrogeno di Adriatica, la barca a vela della celebre trasmissione di Rai 3 “Turisti per caso”, e la successiva costruzione di un’imbarcazione a energia fotovoltaica per Enel, Reppucci approda a un’altra iniziativa che avrà eco internazionale.
E c’è già chi ha dimostrato grande interesse per questo sistema di mobilità pulita, come il Comune di Milano che, per Expo 2015, intende realizzare un battello simile a Vision per la navigazione sui Navigli.
La partecipazione al progetto veneziano si rivela, quindi, strategica per Sgs Future che, comunque, nel corso degli ultimi anni si è distinta per i suoi studi sulle “rinnovabili”.
E anche la Provincia di Trento sembra intenzionata a “sfruttare” le potenzialità di quest’azienda, coinvolgendola nella creazione di un possibile polo dello sviluppo sostenibile.
«Di recente – precisa Reppucci – abbiamo presentato in Provincia due temi di ricerca: il primo riguarda lo stoccaggio dell’energia a idrogeno, il secondo un parco tecnologico fotovoltaico in Val di Fiemme che lavori a stretto contatto con il parco solare di Enel a Catania.
In particolare, per questo secondo progetto sono necessarie l’ospitalità, la collaborazione e il sostegno di un’amministrazione fiemmese che sappia cogliere quest’importante opportunità».
Elisa Salvi (Il Trentino)
La tecnologia ecocompatibile sbarca in laguna per rivoluzionare il sistema di trasporto pubblico via acqua. Fincantieri e Confindustria Venezia sono i promotori di un progetto destinato a creare entro il 2012 il primo vaporetto che abbinerà l’utilizzo dell’idrogeno a quello dell’energia elettrosolare.
L’idea è quella di dare vita ad una nuova generazione di mezzi marini per il trasporto passeggeri in contesti ecosensibili e abbattere le varie forme di inquinamento.
Con l’inizio del 2009 si darà corso al progetto, al quale concorrono undici imprese, otto delle quali venete, per realizzare il prototipo, che dovrebbe mandare in pensione i vaporetti che attualmente solcano la laguna veneziana.