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Rinnovabili: obiettivo 2020? Arriva il “burden sharing” regionale

Dopo l’ok del Senato è stato approvato anche dalla Camera in via definitiva il ddl di conversione del DL n. 208/2008 sulle risorse idriche. All’interno anche le misure in materia di ripartizione della quota minima d’incremento dell’energia elettrica da rinnovabili

In Italia l’ultima finanziaria ha introdotto il concetto di “burden sharing” regionale, ovvero la decisione di suddividere tra le Regioni gli oneri per il raggiungimento, entro il 2020, del target assegnato dall’Unione Europea all’Italia del 17% del consumo totale da fonti rinnovabili. Si tratta di una suddivisione degli sforzi che permetterà di coinvolgere e responsabilizzare i livelli inferiori di sussidiarietà (Regioni, Province e Comuni) in una concreta azione nelle politiche per il clima, mobilitando risorse e facilitando le procedure amministrative. Le associazioni di settore ne hanno più volto sottolineato l’urgenza e ora la tanto attesa ripartizione è stata finalmente inserita nel disegno di legge (“C2206″:https://www.senato.it/parlam/leggi/messaggi/c2206a.pdf) di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208 recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente. Dopo l’approvazione del Senato infatti la Commissione Ambiente della Camera ha licenziato ieri senza apportare modifiche tale ddl, dando mandato al relatore Roberto Tortoli di riferire oralmente in Aula.
Recita il ddl all’articolo 8-bis, “Misure in materia di ripartizione della quota minima di incremento dell’energia elettrica da fonti rinnovabili”:
“Il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, emana, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, uno o più decreti per definire la ripartizione fra regioni e province autonome di Trento e di Bolzano della quota minima di incremento dell’energia prodotta con fonti rinnovabili per raggiungere l’obiettivo del 17 per cento del consumo interno lordo entro il 2020 ed i successivi aggiornamenti proposti dall’Unione europea.
I decreti di cui al primo periodo sono emanati tenendo conto:
a) della definizione dei potenziali regionali tenendo conto dell’attuale livello di produzione delle energie rinnovabili;
b) dell’introduzione di obiettivi intermedi al 2012, 2014, 2016 e 2018 calcolati coerentemente con gli obiettivi intermedi nazionali concordati a livello comunitario;
c) della determinazione delle modalità di esercizio del potere sostitutivo del Governo ai sensi dell’articolo 120 della Costituzione nei casi di inadempienza delle regioni per il raggiungimento degli obiettivi individuati”.

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