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Colonia, al via i lavori per la città giardino 2.0

Si chiama WoodHood Kreuzfeld, la città giardino del 21°secolo, dove la natura, l'identità culturale, l'efficienza e la qualità della vita sono al centro del progetto

città giardino
WoodHood vista aerea – credits ADEPT

La futura Città giardino si svilupperà per un’area di oltre 800 mila mq

(Rinnovabili.it) – Il team danese di ADEPT e lo studio Karres en Brands hanno svelato il masterplan della Città Giardino 2.0, pronta alla costruzione vicino a Colonia, in Germania.

Soprannominata WoodHood Kreuzfeld, la garden city servirà 8.000 residenti per ben 800mila mq di sviluppo urbano.

Secondo i progettisti la città giardino alle porte di Colonia offrirà un approccio alternativo alla pianificazione urbanistica: anziché essere le case, le strade o le tipologie urbane a definire gli spazi, sarà il paesaggio e la preesistente biodiversità a generare il nuovo layout.

Sostenibilità olistica

WoodHood sostenibilità – credits ADEPT

La sostenibilità di WoodHood sarà percepibile anche dai materiali utilizzati per la costruzione. Il legno in primis per ridurre le emissioni di carbonio incorporate, appositamente coltivato nelle vicine aree forestali, al duplice scopo di assicurare una resilienza climatica del territorio e garantire la vicinanza della materia prima.

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L’energia rinnovabile è prodotta dai pannelli fotovoltaici installati sulle coperture, l’acqua piovana verrà recuperata in bacini di raccolta, mentre una smart grid assicura la massima efficienza possibile.

I cicli di energia, dei materiali e dell’acqua sceglieranno percorsi locali per incentivare l’economia circolare e diminuire le emissioni. La progettazione passiva degli edifici permette di ridurre la domanda energetica così da rendere equilibrata a produzione con la richiesta. Una volta completata la città giardino tedesca riciclerà in loco i propri rifiuti, producendo al contempo anche una buona parte del cibo richiesto.

Infrastruttura verde

WoodHood vista aerea - credits ADEPT
WoodHood vista aerea – credits ADEPT

Ovviamente la mobilità convenzionale sarà concessa, ma non incentivata, riservando alla mobilità lenta, ai percorsi pedonali, alle piste ciclabili il ruolo più importante. Anche in questo caso il disegno della rete dei collegamenti sarà la natura preesistente a determinarlo. L’infrastruttura verde perciò non è più un valore aggiunto, ma la base di qualsiasi espansione futura della città, arricchendo i quartieri di biodiversità.

Ecosistema policentrico

WoodHood vista aerea - credits ADEPT
WoodHood vista aerea – credits ADEPT

In contrasto con l’urbanistica tradizionale, la città giardino WoodHood sarà policentrica e a misura d’uomo. Secondo i progettisti a determinare lo sviluppo urbano saranno 5 diversi quartieri chiamati “hood”. Ogni quartiere avrà le proprie funzioni e caratteristiche, per migliorare la qualità degli spazi pubblici, riducendo quelli privati, aumentare la varietà delle tipologie edilizie per la massima flessibilità possibile, destinando gli alloggi a varie tipologie di reddito.

Senza dubbio le possibilità offerte dal paesaggio urbano di questa regione facilitano la creazione di una città giardino nel vero senso della parola, tuttavia l’idea dei progettisti di ADEPT è quella di mettere in pratica alcune buone pratiche esportabili anche in altri contesti meno fortunati dal punto di vista naturalistico.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.