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Princes e Coldiretti firmano l’accordo di filiera per il pomodoro italiano

Firmato da Princes e Coldiretti l’accordo di filiera che tutela il pomodoro italiano. Punti chiave sono sviluppo e tracciabilità del prodotto, protezione dell’ambiente, alleanza contro lo sfruttamento, potenziamento dell’innovazione tecnologica, riconoscimento del prezzo equo

pomodoro italiano
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(Rinnovabili.it) – Firmato un nuovo accordo nazionale di filiera tra Coldiretti e Princes Industrie Alimentari per tutelare il pomodoro 100% italiano con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo del prodotto. L’accordo di filiera sarà sottoposto a una revisione annuale.

Al centro la persona, l’ambiente e la crescita economica

Sottolinea Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes Industrie Alimentari, che questo accordo di Coldiretti con Princes e Oxfam Italia «vuole proporre un modello di riferimento che possa ispirare e incentivare iniziative condivise fra imprese, associazioni e istituzioni», promuovere la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera del pomodoro italiano e mettere al centro le persone, l’ambiente e la crescita economica.

Princes Industrie Alimentari (PIA), leader europeo nella lavorazione del pomodoro, fa parte del gruppo internazionale Princes, primo nel Regno Unito nel settore del food&beverage.

Nello stabilimento di Foggia, Princes lavora esclusivamente pomodoro di origine pugliese e si rifornisce soltanto da produttori che rispettano i più alti standard in tema di lavoro etico secondo le certificazioni Global G.A.P. GRASP o SA8000. Inoltre, i fornitori agricoli devono essere iscritti alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità.

Tracciabilità contro l’Italian Sounding

La tracciabilità dei prodotti alimentari è un elemento fondamentale per la sostenibilità e la qualità del cibo. Puntando sul tracciamento della filiera, Coldiretti e Princes intendono rafforzare la lotta all’Italian Sounding: il mercato dell’agroalimentare italiano contraffatto ha superato il 100 miliardi di euro, una cifra addirittura doppia rispetto al valore dell’export regolare.

Quest’anno, ad esempio, le importazioni di derivati del pomodoro provenienti dalla Cina sono cresciute del 93%. Come spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, «occorre combattere la concorrenza sleale di prodotti importati dall’estero facendo in modo che tutti gli alimenti in vendita in Italia e in Europa rispettino le stesse regole su ambiente, salute e diritti dei lavoratori».

Alleati contro ogni tipo di sfruttamento

Per il Gruppo Princes la sostenibilità sociale, e in particolare il rispetto dei diritti umani, lungo tutta la filiera produttiva sono una priorità: quella stabilita con Oxfam è una vera e propria alleanza contro ogni tipo di sfruttamento dei lavoratori, a cominciare dalla lotta al caporalato.

Princes e Oxfam sostengono anche una serie di iniziative di formazione per le cooperative agricole e i lavoratori impiegati nella raccolta di pomodoro: pratiche agronomiche, aspetti normativi, buone pratiche dei rapporti di lavoro, supporti tecnologici e di sicurezza.

Dall’innovazione tecnologica al prezzo equo per il pomodoro

Innovazione tecnologica della filiera e riduzione dell’impatto ambientale sono due temi al centro dell’accordo tra Coldiretti e Princes.

Spingere in direzione dell’agricoltura 4.0 significa rilevazioni satellitari per monitorare lo sviluppo delle colture; interventi veloci ed efficaci per contenere gli effetti del cambiamento climatico; riduzione di concimi chimici, chimici, erbicidi e plastiche non biodegradabili; implementazione di progetti di waste e water management e di economia circolare.

Le pacciamature in bioplastica saranno sviluppate da MaterAgro e Novamont.

Di grande rilevanza il fatto che Princes confermi ai produttori associati a Coldiretti contratti di fornitura della durata di tre anni riconoscendo anche un prezzo equo per il pomodoro, cioè basato sugli effettivi costi sostenuti. Inoltre, riconosce un incentivo agli agricoltori che investono sul conferimento di pomodoro di qualità superiore.