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Clarke: vi prometto una capitale più pulita

Un’isola ecologica per ogni municipio, scope d’acqua agli operatori e controllori del servizio. Questa la ricetta per rendere Roma più vivibile. E a breve sarà realizzata una nuova discarica di proprietà pubblica

Abbiamo intervistato Daniele Clarke, presidente dell’AMA – l’Azienda Municipalizzata di Roma – per capire, a pochi mesi dal suo insediamento, quali sono i nuovi programmi e gli obiettivi aziendali a breve e medio termine.

_Presidente Clarke, Lei è da poco tempo alla guida della municipalizzata più grande d’Italia con la responsabilità di gestire il servizio nella città probabilmente più complessa del nostro Paese. Per ciò che attiene la raccolta dei rifiuti solidi urbani, quale situazione ha ereditato?_

*Daniele Clarke:* Abbiamo trovato una situazione carente soprattutto dal punto di vista dei mezzi operativi di raccolta. Il nostro attuale parco mezzi, sia per la raccolta differenziata che indifferenziata, ha un’età media di oltre 10 anni. Questo obbliga circa il 30% dei mezzi a rimanere fermo per manutenzione. Nel nostro Piano Industriale abbiamo allora inserito, tra le priorità, l’aggiornamento del parco mezzi. Un altro aspetto critico è dovuto al numero ed alla dislocazione sul territorio dei cassonetti di raccolta. Pensi che a Roma ne abbiamo circa 45.000 per l’indifferenziata e 25.000 per quella differenziata. Quindi, sintetizzando, i nostri obiettivi primari sono: migliorare la qualità dei mezzi di raccolta ed aumentare le frequenze del servizio di prelievo.

*MS:* _Vi sono altri obiettivi, all’interno del vostro Piano industriale?_

*DC:* Certamente sì, anzi forse quello più strategico: il completamente del ciclo di trattamento dei rifiuti. Attualmente l’azienda paga dei privati per il servizio di conferimento in discarica e quello di trattamento. Ciò che vogliamo in tempi brevi è realizzare un nuovo impianto di proprietà AMA per ottenere il duplice obiettivo: risparmiare sul servizio e non dipendere da privati per un servizio così socialmente delicato.

*MS:* _Avete già scelto il sito?_

*DC:* Abbiamo un tavolo aperto con la Regione Lazio che ha già identificato un elenco di siti potenzialmente adatti. Stiamo verificando queste opzioni, attraverso metodi di comparazione, e stilando graduatorie sui principali parametri, come l’aspetto idrogeologico, la presenza di vincoli e la distanza dal centro abitato. La cosa principale è che la scelta finale sarà effettuata con la massima condivisione tra Amministrazioni e cittadini.

*MS:* _E quali tempi di realizzazione avrà questo nuovo impianto?_

*DC:* Noi pensiamo che nel corso di un anno potremo ultimare il procedimento di scelta ed iniziare la realizzazione della nuova discarica. Tenga conto che questo impianto sarà provvisorio perché nel medio lungo periodo l’obiettivo finale è quello di eliminare le discariche.

*MS:* _Alcune esperienze virtuose di municipalizzate tedesche, o della nostra Brescia, hanno dimostrato che la raccolta razionale e corretta dei rifiuti possa divenire un’opportunità economica ed ambientale. Lei crede che tali esperienze possano davvero essere replicate su scala romana?_

*DC:* Roma, come si accennava, costituisce una realtà urbana molto particolare, sia come ampiezza che come complessità urbanistica. Lei pensi, ad esempio, alle difficoltà organizzative per una raccolta porta a porta nel nostro centro storico. Abbiamo poi a che fare con il problema di tempistica rispetto ad esperienze europee più avanzate. Siamo in forte ritardo sia per l’aspetto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica che di, conseguenza, per quello organizzativo. Dove si è iniziato da qualche tempo ad esempio a praticare la raccolta porta a porta, i risultati sono eccellenti ed in continua evoluzione. I quartieri di Roma dove la raccolta porta a porta è già operativa sono Colli Aniene, Decima, Massimina, mentre sono appena partiti Trastevere e Villaggio Olimpico e, a breve, il Torrino. Nei prossimi mesi questa iniziativa sarà estesa ad altri sette quartieri romani. Insomma vorremmo in tempi medio/lunghi coinvolgere ben 500.000 abitanti della capitale alla raccolta differenziata. Quindi circa un 20% del totale.
Oltre alla raccolta porta a porta, abbiamo attivato una convenzione con tutti i mercati e ristoranti della capitale per la raccolta specifica dei rifiuti organici, il loro trasferimento all’impianto di Maccarese e la trasformazione in compost.
Altra iniziativa: il RICICLA CASA. Un servizio domiciliare a pagamento con due tariffe, il prelievo a quota stradale, e quello direttamente nelle proprie case.

*MS:* _E le isole ecologiche?_

*DC:* Abbiamo in mente innanzitutto di potenziarle numericamente: dalle attuali 13 vorremmo arrivare almeno a realizzare un’isola ecologica per ogni municipio. E a breve faremo partire delle isole ecologiche itineranti, ciò dei camion attrezzati per la raccolta di specifici rifiuti ingombranti, che a cadenza periodica stazioneranno nelle piazze della nostra città per prelevare direttamente dai cittadini.

*MS:* _Senta Presidente, mi risponda con la massima sincerità. Come può accadere, in una nazione civile come la nostra, ciò che tutto il mondo ha visto a Napoli. E specialmente, tecnicamente, potrebbe accadere anche a Roma?_

*DC:* Guardi, la fase del confronto e la discussione con i cittadini è molto importante ed imprescindibile per chi vuole organizzare e gestire un servizio così importante per la qualità della vita collettiva. Ed altrettanto importante è il momento della decisione, certa e tempestiva, da parte delle Amministrazioni.

*MS:* _Uno dei problemi da sempre più avvertiti dai cittadini romani è la pulizia delle strade e la mancanza di decoro, come gli imbrattamenti, i graffiti, gli atti vandalici. Come pensa di poter gestire questa, a mio giudizio, vera e propria emergenza della città più bella del mondo?_

*DC:* Nel Piano Industriale recentemente approvato dal nostro consiglio di Amministrazione, prevediamo di intervenire per quanto riguarda la pulizia delle strade romane innanzitutto con un ammodernamento, come si diceva, del parco mezzi. In particolare, per quanto riguarda le spazzatrici, abbiamo recentemente acquistato delle piccole macchine con operatore a terra per il centro storico. Interverremo sull’equipaggiamento, ad esempio con l’introduzione delle scope ad acqua, molto razionali per poter pulire anche sotto le auto parcheggiate, ma soprattutto interverremo con un nuovo modello organizzativo: abbiamo diviso la città in 400 moduli operativi dotati di un servizio autonomo per presidiare meglio il territorio urbano. Infine abbiamo previsto di incrementare il numero dei prelievi e di inserire dei controllori del servizio.

*MS:* _Parliamo di cultura al rispetto ambientale. Credo che la mancanza di un’approfondita informazione sia ancora la vera causa di molti problemi. Come vedrebbe, Presidente, una campagna di sensibilizzazione “globale” dell’opinione pubblica, ed in particolar modo delle giovani generazioni, finalizzata al raggiungimento di uno standard qualitativo di raccolta paragonabile a quelli nord europei?_

*DC:* La vedrei sicuramente con molto interesse. Credo che sia importantissimo coinvolgere in questo le giovani generazioni, ma bisogna concepire gli investimenti con ritorni in tempi molto lunghi. La grande sfida del futuro è proprio sul nuovo rapporto tra i cittadini e l’ambiente in cui vivono, ed in questo la gestione dei rifiuti può essere una vera e propria potenzialità e non solo un problema da gestire.