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Energia rinnovabile: così i Paesi UE possono trovare la loro “anima gemella”

La Commissione europea lancia la nuova piattaforma on line per facilitare i trasferimenti statistici di rinnovabili tra i paesi UE e renderli più trasparenti

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Foto di Lukas Bieri da Pixabay

Creato un modello di accordo per lo scambio “virtuale” di energia rinnovabile

(Rinnovabili.it) – I trasferimenti statistici di energia rinnovabile tra i Ventisette saranno da oggi più semplici e trasparenti. Questa la promessa che accompagna la messa on line della piattaforma digitale per lo sviluppo delle rinnovabili UE. L’applicativo è stato lanciato in questi giorni dalla Commissione europea con l’obiettivo di mettere a disposizione degli Stati membri nuovi strumenti attuativi e di pianificazione.

Nella pratica la piattaforma fornisce una panoramica dell’eccedenza nelle statistiche FER dei 27 paesi del Blocco. E presenta un “meccanismo di corrispondenza“, che mostra le opzioni per potenziali intese di trasferimento e le condizioni associate, come i volumi scambiati e il prezzo.

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Non solo. La Commissione ha predisposto alcune indicazioni su come preparare un accordo, fornendo anche un preciso modello d’intesa e un documento di orientamento. “Il momento è giusto, poiché la piattaforma consentirà ai paesi dell’UE di coprire le statistiche mancanti fino al loro obiettivo per il 2020 per una quota di fonti rinnovabili”, scrive l’esecutivo europeo. “Consentirà inoltre di pianificare nuovi trasferimenti, aiutandoli a mantenere la traiettoria verso gli obiettivi del 2030″.

I meccanismi di cooperazione energetica UE

Il trasferimento statistico di energia rinnovabile fa parte dei tre meccanismi di cooperazione comunitari per le green energy, definiti dalle Direttive sulle energie rinnovabili 2009/28/CE e (UE) 2018/2001. Offre la possibilità agli Stati membri di raggiungere i rispettivi obiettivi energetici  – stabiliti in ambito europeo – attraverso l’acquisto virtuale del surplus degli altri Paesi. In altre parole una quantità di energia rinnovabile viene sottratta dai progressi di una nazione verso il suo obiettivo e aggiunta a quella di un altro. Il tutto esclusivamente come procedura contabile, senza nessun trasferimento effettivo.

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 Gli atri due meccanismi sono i Progetti comuni e i Regimi di sostegno congiunto. Nel primo caso due o più Stati membri possono cofinanziare un progetto per la produzione elettrica o termica verde  condividendo l’energia prodotta in maniera fisica o statistica. Nel secondo caso, invece, due o più paesi dell’UE possono cofinanziare un regime di sostegno congiunto per stimolare la produzione energetica pulita in uno o entrambi i loro territori. Questa forma di cooperazione può comportare misure quali una tariffa o un premio incentivante comune, oppure un regime comune di scambio di quote e certificati.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.