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Come trasformare un quartiere ad alto consumo in uno Net Zero Energy

Applicando l'approccio Energiespring, il progetto NCH2050 a Nottingham ha trasformato un quartiere di edilizia popolare in un esempio Net Zero Energy

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NCH2050 Nottingham credit NTU

Le Net Zero Energy Homes hanno raggiunto un risparmio annuo complessivo vicino ai 3GWh

(Rinnovabili.it) – Un quartiere di edilizia sociale, costituito da case di bassa qualità ed estremamente difficili da riscaldare, si è trasformato in un esempio di Net Zero Energy Building.

E’ il progetto Nottingham City Homes 2050, pioniere nel Regno Unito dell’approccio “Energiesprong” (salto energetico) già celebre nei Paesi Bassi.

Attraverso uno studio attento dell’involucro edilizio esistente delle 463 proprietà e applicando una serie di strategie sviluppate in collaborazione con la Nottingham Trent University (NTU), la riqualificazione ha permesso di risparmiare circa 3 GWh/anno di energia ed oltre 550 tonnellate l’anno di CO2.

Il progetto NCH2050 sfrutta di fatto l’efficienza delle prefabbricazione per creare edifici in grado di generare sufficiente energia per coprire i consumi dovuti al riscaldamento, alla produzione di acqua calda, agli elettrodomestici e tutti i servizi annessi, abbattendo i consumi e raggiungendo il traguardo di energia zero, prefissato per il 2050. La parte più interessante del progetto è proprio la possibilità di esportare le soluzioni adottate, applicandole a qualsiasi altro edificio, indipendentemente dalla struttura preesistente.

Lo studio condotto nell’ambito del progetto Remourban è stato finanziato attraverso il programma Horizon 2020 dell’Ue ed ha messo in campo uno stanziamento di circa 5 mln di steriline.

Il potere della prefabbricazione

Cinque differenti opzioni di retrofit a loro volta sperimentate su 8 tipologie edilizie distinte per ridurre i consumi ed aumentare l’efficienza. Le misure addottate hanno riguardato l’inserimento di un sistema di isolamento termico prefabbricato per l’involucro, l’aggiunta di pannelli fotovoltaici, l’impiego di pompe di calore geotermiche, la sostituzione dell’illuminazione con apparecchi LED, la sostituzione di tutte le vecchie caldaie a gas a favore di un sistema energetico centralizzato, un sistema di accumulo di energia termica ed elettrica, una rete di riscaldamento di microenergia funzionante a massa temperatura, sono tutte misure che hanno portato ad un risparmio vicino all’80%.

Il progetto Net zero energy NCH2050 è stato scelto come uno dei 17 progetti a livello mondiale che rappresenta i greenbuilding durante la conferenza COP26 ed è in mostra nel padiglione virtuale di “Building Better Now“.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.