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Sottoscritto il Patto per lo sviluppo sostenibile

Mario Tonina: "Il Trentino su questi temi è protagonista. Sottoscrivendo questo Patto ci impegniamo a costituire il Forum provinciale per lo sviluppo sostenibile, che si alimenterà della nostra azione collettiva, al fine di costruire il Trentino del futuro".

credits: Provincia autonoma di Trento

Il vicepresidente Tonina: “Un impegno collettivo per il futuro del Trentino”

Dopo l’approvazione, lo scorso 15 ottobre, da parte della Giunta, della Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile, documento di programmazione strategico che elabora a livello locale gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, il Trentino delle istituzioni, assieme ai rappresentanti della società civile nelle sue diverse articolazioni, si è ritrovato oggi nella sala Depero del Palazzo della Provincia per sottoscrivere un Patto per lo sviluppo sostenibile.

Lo scopo di questa nuova assunzione di responsabilità è stata sintetizzata dal vicepresidente e assessore all’urbanistica e ambiente della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina, in apertura dei lavori: “Il Trentino su questi temi è protagonista. – ha detto – Sottoscrivendo questo Patto ci impegniamo a costituire il Forum provinciale per lo sviluppo sostenibile, che si alimenterà della nostra azione collettiva, al fine di costruire il Trentino del futuro. Vogliamo mettere a sistema e moltiplicare competenze e risorse, per accelerare e rendere più efficace il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità provinciale contenuti nella Strategia, declinandoli anche nel nostro agire individuale e in quello delle nostre organizzazioni.

L’impegno su queste tematiche dei giovani, in Trentino e in tutto il mondo, così come lo vediamo in questi giorni anche nell’ambito della Cop 26 di Glasgow, rappresenta una iniezione di fiducia. Ma se ci guardiamo indietro possiamo constatare che la nostra Autonomia, così come l’esperienza della cooperazione, ci hanno dotati di buone basi. Non siamo all’anno zero. Già oggi il Trentino è un esempio per il Paese e per l’Europa”.

Dopo avere citato il filosofo Karl Popper, di cui ha condiviso la convinzione nella possibilità degli uomini di plasmare il proprio futuro, a patto di agire assieme, il vicepresidente Tonina ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito all’elaborazione della strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile, documento definito dal professor Roberto Poli “altamente innovativo”, anche per la metodologia partecipativa con cui è stato elaborato, cosa riconosciuta fra l’altro da un documento Ocse sul tema.

Alla firma di oggi sono intervenuti i delegati dei principali attori territoriali coinvolti, fra cui organizzazioni economiche, ordini professionali, università e enti di ricerca, parchi naturali. Il tutto nell’ambito di un vero e proprio Forum per un Trentino sostenibile a cui hanno partecipato fra gli altri la delegata del Ministero per la Transizione Ecologica Anna Bombonato e i dirigenti provinciali maggiormente coinvolti nell’elaborazione della Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile.

La Strategia è, come noto, un documento di programmazione strategico, che si proietta fino al 2030, adottato al termine di un ampio processo di confronto e condivisione che ha coinvolto, ha ricordato Tonina, tutta la società civile trentina, i suoi attori istituzionali, il mondo imprenditoriale, l’associazionismo, le realtà  della ricerca e dell’innovazione, le scuole, l’università e tutta la cittadinanza. L’Adozione di una Strategia per lo sviluppo sostenibile  è inoltre condizione necessaria per accedere ai fondi europei.

Il modello che si delinea nel documento è quello di uno sviluppo territoriale integrato delle zone urbane, rurali e montane, che promuove coesione e riduce le disparità, previene gli squilibri e rende più coerenti le politiche settoriali. Nel Trentino sostenibile l’equilibrio uomo-natura viene messo al centro e tutte le competenze che il territorio esprime vengono orientate al raggiungimento di un equo e diffuso benessere, sostenuto da istituzioni locali aperte ed efficienti e dall’innovazione diffusa.

Il Patto sottoscritto oggi ha l’obiettivo di rafforzare la partnership territoriale, necessaria al fine di dare concreta attuazione a quanto previsto dalla Strategia e ribadirne i valori fondamentali: Autonomia; Circolarità e Rigenerazione; Coesione territoriale; Conoscenza; Cooperazione; Responsabilità; Solidarietà; Tutela del paesaggio e della biodiversità.

Di questo si è parlato nel corso del Forum, con interventi di Roberto Poli, titolare della Cattedra Unesco Sistemi anticipanti all’Università di Trento, Anna Bombonato, delegata del Ministero per la Transizione Ecologica, Enrico Menapace, direttore dell’Agenzia Provinciale per la protezione dell’Ambiente-Appa e nella seconda sessione della giornata, dopo la sottoscrizione del Patto, Lavinia Laiti dell’Appa, Claudio Soini, per il Consiglio delle Autonomie locali, Mauro Franzoni, per il Coordinamento imprenditori,  Giovanni Sbetti, per l’Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità, Danila Buffoni, per Docenti senza Frontiere. In chiusura l’intervento di Michele Lanzinger, direttore del Muse-Museo della Scienza di Trento.

Vediamo alcune delle evidenze emerse dal Forum. Il futuro è alle porte, ed è appunto agli scenari futuri che guarda la SproSS, così come la stessa Strategia nazionale, il cui percorso è stato riepilogato  dalla delegata del Ministero. Ad oggi il Ministero sta completando il lavoro di revisione della Strategia, che verrà presentata a dicembre. Con la Provincia autonoma di Trento la collaborazione è molto buona, e l’impegno è di andare con convinzione verso il raggiungimento degli obiettivi indicati dall’Agenda 2030. L’accordo con l’allora Ministero dell’Ambiente, ha ricordato Enrico Menapace, era partito nel 2018. Successivamente era stato istituito all’interno dell’amministrazione un tavolo tecnico che ha posto le basi di quella che è poi diventata la Strategia provinciale. La fase partecipativa però è stata quella che ha fatto la differenza. Il risultato sono una serie di scenari futuri per ognuno degli obiettivi individuati – ad esempio la mobilità sostenibile – con l’indicazione puntuale delle azioni da adottare: dar vita a un sistema di mobilità integrato, basato soprattutto sui mezzi pubblici, decarbonizzare il settore, in favore di vettori basati su energie rinnovabili, e così via. Un vero e proprio percorso concreto, insomma, una road map che attraversa trasversalmente tutte le competenze della Provincia e dell’Autonomia. Da fare assieme. (mp)