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Riuso adattivo: la piattaforma petrolifera diventa parco divertimenti

L'Arabia Saudita punta al riuso adattivo di una piattaforma petrolifera trasformandola in parco divertimenti offshore con tanto di montagne russe e ruota panoramica

riuso adattivo
Riusi adattivo, The Rig – credits Public Investment Fund (PIF)

Il piano di riuso adattivo fa parte del progetto arabo di trasformazione del Paese da fornitore di petrolio a meta turistica mondiale

(Rinnovabili.it) – Una ruota panoramica, scivoli d’acqua, montagne russe, escursioni subacquee, niente di nuovo per un parco divertimenti, se non fosse che ci troviamo su una piattaforma petrolifera. L’idea di riuso adattivo al limite del possibile è venuta dall’Arabia Saudita nell’ambito del suo progetto di allontanare il Paese dalla dipendenza dal petrolio, trasformandolo in una meta turistica di prima scelta.

Così i 150.000mq della vecchia piattaforma saranno riconvertiti in spazi per il divertimento ed il relax, ovviamente di alto livello. Raggiungibile via mare o in elicottero nel Golfo Persino, il parco soprannominato “The Rig”, sarà dotato di un hotel da 800 camere, molteplici ristoranti, ed ogni genere di attrazione turistica.

Il progetto è finanziato interamente dal fondo d’investimento dell’Arabia Saudita (PIF) e sembrerebbe essere parte di una serie di interventi ad ampio spettro destinati al riuso adattivo di strutture dismesse.

Per il momento non si sa nulla sulla gestione energetica del parco e sulle modalità con cui verranno gestiti e smaltiti i rifiuti ed sistema di trasporto fino alla piattaforma. E’ chiaro che l’Arabia Saudita sta tentando di abbattere lo stereotipo che la vede regina del’oro nero aprendosi nuove strade più che altro destinate a distogliere l’attenzione.

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Non resta che attendere qualche maggiore dettaglio sul futuro di The Rig.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.