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Il distacco dell’iceberg

Al Polo Sud, lo scioglimento di un ponte di ghiaccio lascia alla deriva l'iceberg di Wilkins, testimoniando, contro tutte le ultime grida dei "negazionisti", che la temperatura stanno inevitabilmente crescendo.

(Rinnovabili.it) – L’iceberg di Wilkins, uno dei più grandi, a Nord dell’Antartide si è staccato dopo diecimila anni, a causa del ponte di ghiaccio che squagliandosi per l’innalzamento della temperatura ha infine ceduto, liberando l’iceberg in mare.
Il processo è iniziato negli anni 90 proprio a causa del riscaldamento globale, e ultimamente l’aumento di velocità dello scioglimento è cresciuta a tal punto che il ponte di ghiaccio, largo ormai solo 500 metri, si è disciolto in soli tre giorni, secondo le testimonianze dal glaciologo inglese, David Vaughan, che lo aveva osservato lo scorso gennaio.
Gli studiosi dell’Università di Munster, che monitorano le immagini inviate da Envisat, l’Agenzia Spaziale Europea, sono preoccupati per la velocità con cui il Polo Sud si riscalda, rilasciando in mare frammenti di ghiaccio e iceberg. Sono soprattutto, preoccupati perché l’Antartide si sta riscaldando a più in fretta di altre aree del mondo, per cause non ancora del tutto chiare.
Ora in mare aperto l’iceberg di Wilkins si scioglierà più velocemente, riversando nell’oceano a velocità sempre maggiore.
Volendo, si può osservare su Envisat, dalla webcam satellitare, i movimenti dell’iceberg di Wilkins.