Una serie dì studi, anche negli States, per ridurre i gas serra che provengono dagli allevamenti degli erbivori e diminuire la percentuale di metano emessa nell'atmosfera
Nel sondaggio in corso in questi giorni sull’homepage del nostro quotidiano-on-line, interroghiamo i nostri lettori sull’entità di emissioni di gas serra (specialmente metano). La stessa domanda se la stanno ponendo in molti, tra cui un’industria casearia Usa che a tale proposito sta lavorando ad una razza di vacche a “emissioni ridotte”, che sia in grado cioè di diminuire fino al 25%, entro l’anno 2020, i gas serra prodotti dagli allevamenti degli erbivori.
Saranno sperimentate diverse soluzioni, ma l’obiettivo è di trovare la soluzione entro il 2009. Se si centrasse questo obiettivo, sostiene Thomas P. Gallagher, a.d. dell’Innovation Center di Rosemont (Illinois), il laboratorio che sta studiando il progetto, nel Wisconsin, con i suoi allevamenti che ammontano a circa 1,25 milioni di mucche, l’atmosfera muterebbe in maniera considerevole.
La strada seguita per ora è quella della riduzione del metano che proviene dall’intestino degli animali tramite una modifica della dieta oppure intervenendo sulla loro flora batterica.